Una Teramo militarizzata quella di quest’oggi: le forze dell’ordine hanno infatti stazionato per tutto il giorno nei punti di maggiore transito della città, come piazza Martiri e le vie circostanti. Il timore era quello che tutta l’eco scatenatasi all’indomani dell’atto prefettizio avrebbe potuto scatenare nuovi episodi di violenza, già ripetutamente subiti dalla cittadinanza nel corso degli ultimi periodi. Ma fortunatamente la giornata è trascorsa tranquilla.
A partire dal primo pomeriggio, sono apparsi inoltre in alcuni punti del centro dei cartelli funebri inneggianti la morte della democrazia. In particolare, su uno di essi è stata anche aggiunta la foto del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. Gli antifascisti teramani scelgono dunque l’arma dell’ironia per protestare al divieto dell’amministrazione comunale e della prefettura.