“Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio malfattori, davanti alla mia abitazione di Garrufo di Sant’Omero, hanno cosparso di acido corrosivo il portellone posteriore della mia macchina. Un fatto analogo era accaduto nel mese di novembre con acido sulla mia macchina e un bossolo di proiettile trovato davanti casa – racconta Consorti. Provo indignazione e sono amareggiato per l’indifferenza della numerose istituzioni che non hanno minimamente condannato tale gesto e non hanno dato attenzione a tale problema. Mi sento un perseguitato politico e attaccato da tutte le parti perché credo in un cristianesimo attivo che porti un nuovo ordine di pace e sicurezza. Tramite il mio legale, l’avvocato Gianfranco Puca, invierò una lettera al Presidente della Repubblica e al Ministro degli Interni al fine di ottenere maggiore protezione”.