Oasi WWF Calanchi di Atri: “Prevenire è meglio che uccidere”

atri_calanchiAtri. È possibile far convivere animali selvatici e colture agricole, uccelli e centri storici senza ricorrere a mezzi cruenti? Per rispondere a questa domanda l’Oasi WWF Calanchi di Atri ha promosso il progetto “Prevenire è meglio che uccidere” e in questi giorni ha pubblicato un bando per agricoltori per la distribuzione gratuita di sei recinti elettrificati per la difesa delle colture.

L’Oasi, inoltre, ha stampato in migliaia di copie un opuscolo informativo ricco di consigli concreti destinato ai cittadini atriani ed abruzzesi per la prevenzione dei i danni da fauna selvatica, compresi quelli dei piccioni domestici nei centri storici.
Negli ultimi anni la fauna della Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi di Atri è cresciuta sia come numero di specie sia come abbondanza di individui: è di questi giorni l’avvistamento di caprioli che hanno raggiunto quest’oasi collinare dall’Abruzzo interno in un processo di colonizzazione che sta riguardando parte del territorio regionale. Il territorio della riserva è però antropizzato e al suo interno vivono numerose famiglie ed hanno sede altrettante imprese agricole. D’altro lato la presenza di animali in un’area protetta non solo è un indicatore di qualità ambientale, ma costituisce un richiamo per il turismo naturalistico. È proprio per prevenire i possibili disagi arrecati dagli animali selvatici, quali cinghiali, caprioli, tassi, che il Comune di Atri si è detto fortemente interessato alla collaborazione con il WWF per l’applicazione di tecniche incruente per la tutela delle colture e dei centri storici.

“Ho condiviso da subito l’idea del WWF di realizzare un progetto specifico sulla prevenzione dei danni da fauna selvatica non solo in agricoltura, ma anche nei centri storici” ha detto il vicensidaco Domenico Felicione. “Grazie ai fondi regionali destinati alla Riserva Naturale Regionale Oasi WWF dei Calanchi di Atri oggi lanciamo un bando per l’assegnazione di sei recinti elettrificati da concedere in comodato d’uso gratuito agli imprenditori atriani che ne facciano richiesta. Inoltre le aree protette devono educare e sensibilizzare: per questo abbiamo prodotto un opuscolo che stiamo distribuendo in migliaia di copie non solo agli agricoltori, ma a tutti i cittadini. A breve svolgeremo anche un corso aperto alla cittadinanza per la corretta messa in opera dei recinti e per la gestione della presenza di animali nelle aree urbane e rurali che arrechino danni, quali piccioni, roditori, oltre che mammiferi di media e grande taglia. Grazie ad un’opera di corretta informazione della cittadinanza riteniamo possibile fornire soluzioni facili e immediate per convivere con i nostri amici animali”.

Per Dante Caserta, consigliere nazionale del WWF Italia, “l’utilizzo dei recinti elettrificati è da anni comune in tutto il mondo e si adoperano anche in Africa e in Australia per impedire l’accesso ai terreni agricoli a bufali, ippopotami, canguri ed altri grandi mammiferi. I dissuasori olfattivi e le barriere fisiche garantiscono più di un colpo di fucile. La convivenza con le specie selvatiche a volte non è facile, ma i dati confermano che l’abbattimento o la riduzione delle popolazioni mediante programmi di cattura non si sono rivelate strategie efficaci. Per questo motivo ci siamo impegnati nella ricerca di modalità di gestione alternative e di prevenzione e difesa dai danni. Queste tecniche, usate ormai da anni in tanti luoghi del mondo, sono estremamente efficaci e riducono sia i conflitti sia l’entità dei danni. Il ruolo delle nostre Oasi è proprio quello di introdurre metodologie nuove facendo emergere tutti i limiti di quelle soluzioni che paiono più sbrigative, ma che in realtà costituiscono scorciatoie che non evitano i problemi nel medio e lungo periodo. Inoltre l’Oasi dei Calanchi vuole contribuire con la sua esperienza tecnica a supportare il Comune non solo per affrontare questi problemi nell’area dei calanchi, ma in tutto il territorio comunale. La guida pratica che oggi divulghiamo, con tanto di analisi dei costi in euro delle diverse soluzioni e indicazione dei siti WEB dove trovare materiali e altre informazioni, sarà utile a tutti i cittadini abruzzesi perchè descrive tecniche utilizzabili facilmente nelle più diverse situazioni”.

L’opuscolo è scaricabile dal sito http://www.wwf.it/UserFiles/File/AltriSitiWWF/Abruzzo/depliantprevenzionedanni.pdf, mentre il bando è pubblicato sul sito del comune di Atri (http://www.comune.atri.te.it/), alla sezione “Urbanistica e Ambiente”, e sul sito della Riserva (http://www.riservacalanchidiatri.it/) alla sezione “News”.

Raffaele Di Marcello


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