Per quanto riguarda la sede rosetana, resta confermata la scelta di cessare l’attività produttiva lasciando un presidio di cinque lavoratori. Regione Abruzzo e Provincia di Teramo, ciascuna nell’ambito delle rispettive competenze, si sono tuttavia impegnate a porre in essere azioni finalizzate a coinvolgere imprenditori eventualmente interessati a proseguire l’attività.
“La cassa integrazione” commenta l’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione professionale, Eva Guardiani “concede un po’ di respiro ai nostri lavoratori, nei confronti dei quali resta il grande rammarico di non essere riusciti a modificare la decisione dell’azienda nonostante le diverse soluzioni alternative da noi proposte. L’unica consolazione è aver attivato gli ammortizzatori sociali, circostanza questa che ci consentirà di tamponare il problema urgente della continuità di reddito e, nel frattempo, di attivare insieme alla Regione tutti gli strumenti necessari alla eventuale prosecuzione dell’attività da parte di altri imprenditori e alla riqualificazione e alla ricollocazione dei lavoratori”.