I laboratori chiusi sono tre: uno ad Alba Adriatica e due a Nereto. Le verifiche, effettuate dai carabinieri delle stazioni di Alba Adriatica e Nereto, dai colleghi del nucleo ispettorato del lavoro (diretti dal maresciallo Vincenzo Maselli), dalla guardia di finanza e dal personale della Asl e dell’Inps, hanno riguardato tutta l’organizzazione delle attività artigianali, sia per quanto riguarda la sicurezza sui luoghi di lavoro, le condizioni igienico-sanitarie e gli aspetti previdenziali della manodopera impiegata. Molti dei lavoratori impiegati nei tre opifici “irregolari” erano in nero, mentre sono state riscontrate una serie di irregolarità di natura amministrativa, che poi hanno prodotto sanzioni per 15mila euro complessivi, oltre all’immediata sospensione delle attività lavorative.Dieci sono state, invece, la contravvenzioni penali. In una delle aziende controllate, a Nereto, i carabinieri hanno anche scoperto un clandestino, già gravato da un decreto di espulsione, che è stato arrestato (per violazione legge Bossi-Fini), mentre il suo datore di lavoro, sempre cinese, è stato denunciato.