L’area, secondo quanto emerso durante i controlli, sarebbe utilizzata per scopi diversi da quelli previsti, e comunque nella stessa sarebbero stati depositati una serie di materiali, che in realtà non potevano essere stoccati. Anomalie, queste, che oltre ad essere state già evidenziate da un circostanziato esposto inviato in procura qualche mese fa, sarebbero state rilevate anche dagli agenti della polizia provinciale, che hanno sottoposto l’area, di proprietà privata, al sequestro preventivo. Ulteriori indagini sono in corso e il provvedimento adottato, in via preventiva, è stato già trasmesso alla procura di Teramo, per i provvedimenti successivi. Sembra, che nell’occasione la polizia provinciale abbia anche notato che alcuni mezzi stessero scaricando, nel sito in questione, dei materiali non autorizzati. Aspetto, questo, che ha favorito l’adozione del provvedimento cautelare di sequestro.