All’incontro hanno preso parte i sottoscrittori del Protocollo di Intesa siglato nel dicembre 2009 finalizzato ad individuare le linee guida, i tempi e le modalità del progetto: l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Di Dalmazio, l’assessore provinciale all’Urbanistica, Vincenzo Falasca; Glauco Angeletti della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo ed Enrica Salvatori, vice presidente della Fondazione Tercas.
Lo studio di fattibilità è stato realizzato da una equipe scientificamente e tecnicamente qualificata nel campo del restauro di edifici monumentali e di siti archeologici, guidata da Giovanni Carbonara, Direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio e Restauro dei Monumenti presso l’Università La Sapienza di Roma.
Lo studio di fattibilità si basa su un’approfondita analisi storico-documentaria e strutturale non solo del sito archeologico, ma anche del contesto urbano e storico. Il lavoro ha definito un’analisi degli scenari e degli obiettivi perseguibili che contemperino la tutela e la valorizzazione del sito sino all’ipotesi di completa musealizzazione. Inoltre, lo studio fornisce ipotesi di ridefinizione dello spazio urbano entro cui si colloca il sito archeologico.
Al termine dell’incontro è stato sottoscritto un accordo che sancisce il comune impegno a proporre osservazioni ritenute utili al raggiungimento degli obiettivi prefissati nel Protocollo di Intesa sottoscritto il dicembre 2009.
Brucchi ha sottolineato l’importanza anche strategica dell’incontro e dell’accordo sottoscritto ieri. “Esso si configura” ha infatti spiegato “come un nuovo tassello nel percorso teso al recupero e alla valorizzazione dell’area archeologica situata nel cuore della città. Nulla è stato deciso; siamo solo in presenza di ipotesi progettuali diverse, elaborate da esperti del settore al termine di analisi e di studi approfonditi. Ora esse saranno vagliate dalle parti coinvolte, per giungere ad ulteriori proposte, in merito alle quali coinvolgeremo poi la città, in tutte le sue componenti, per giungere ad una proposta di progetto che andrà, come ultimo passaggio, al vaglio del Consiglio comunale”.