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Martinsicuro, truffa ed evasione fiscale: maxi-condanne per i fratelli Tormenti

Martinsicuro. Ventiquattro anni di pena complessivi, più della richiesta della pubblica accusa. Ci sono volute oltre 6 ore di camera di consiglio, ieri sera, per emettere la sentenza con la quale il tribunale di Teramo ha condannato, per truffa ai danni dello Stato e per evasione fiscale attraverso emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni, i fratelli Tormenti di Martinsicuro, proprietari della Navigo.it (azienda leader nella commercializzazione di telefonini, e per quale anno sponsor del Teramo Basket).

Il tribunale di Teramo in composizione collegiale (presidente Giovanni Spinosa, Ileana Ramundo e Paolo Vassallli), ha condannato gli ex proprietari della Sambenedettese calcio a complessivi 24 anni: nove anni ciascuno per Franco e Marcello Tormenti (rispettivamente di 54 e 41 anni) , 6 a Giovanni (di 49). E’ stato invece assolto, per non aver commesso il fatto, Maurizio Di Biagio, sempre di Martinsicuro, uomo di fiducia della famiglia Tormenti. La pena inflitta in primo grado ai fratelli Tormenti è maggiore rispetto alla richiesta del sostituto procuratore Greta Aloisi, che aveva chiesto sei anni per Franco e Marcello e 4 per Giovanni, mentre gli stessi giudici non hanno riconosciuto il reato di associazione a delinquere. Oltre alle maxi-condanna, il tribunale ha anche disposto la confisca di beni per 3 milioni di euro. I tre fratelli Tormenti, assieme al loro uomo di fiducia nel quadro dell’azienda, erano finiti in carcere nel giugno del 2009, nel contesto di un’indagine della guardia di finanza, che nel corso di alcune verifiche (avviate dall’agenzia delle entrate), aveva scoperto un giro di false fatturazioni che avrebbe prodotto, secondo l’accusa, una truffa all’Erario di 77 milioni di euro. Accuse, però, che i fratelli Tormenti hanno sempre respinto. La querelle giudiziaria, comunque, è solo agli inizi, visto che il legale della famiglia Tormenti impugnerà la sentenza di condanna in appello.