“Chiamarlo artigiano è forse riduttivo” ha commentato a caldo il vice sindaco di Atri, Domenico Felicione. “Pietro era un maestro che, purtroppo, porta via con sè segreti e conoscenze di un mestiere che è quasi scomparso”.
A Casoli la realizzazione del famoso organetto abruzzese ha inizio nella seconda metà dell’800. Ad iniziare l’attività artigiana il nonno di Pietro Tavani, suo omonimo: da allora, chiunque volesse il suo strumento, fatto su misura, doveva recarsi nella bottega del maestro Pietrino.
Pietrino era anche grande amico di tutti. Conosciutissimo non solo nella sua città, per anni i suoi organetti li aveva anche suonati, regalando quella carica e quella allegria tipica della cultura contadina teramana. Si era esibito in Italia e all’estero insieme al coro Di Jorio.
I funerali si svolgeranno domani mattina, 7 ottobre, nella chiesa di Santa Marina a Casoli.