Questa eventualità, della quale si parla da qualche tempo, è stata in qualche modo confermata nel corso del consiglio comunale di giovedì sera, dal capogruppo di maggioranza Antonio Di Giovanni, che per sommi capi ha illustrato quelli che sembrano essere i progetti delle Ferrovie per i due immobili in questione. La decisione di abbattere le due strutture ancora non è stata comunicata ufficialmente, ma l’eventualità sembra essere piuttosto concreta. La prossima settimana la giunta comunale avrà un incontro con un responsabile delle Ferrovie, per parlare della tematica, e per avere un quadro più chiaro di cosa potrebbe accadere da qui a qualche mese. Di sicuro è già chiara la strategia della società ferroviaria, che ha in cantiere la volontà di trasformare lo scalo di Tortoreto come una stazione della nuova metropolitana di superficie (ossia un circuito regionale di trasporti su rotaia che colleghi le varie località costiere con cittadine dell’entroterra). Visto che la stazione ferroviaria di Tortoreto, da anni, è in disuso, o meglio è chiusa e di fatti presuppone spese per la sua manutenzione, che alla fine sono improduttive (non esiste biglietteria, se non quella automatica e non sempre in funzione, così come è chiusa la sala d’aspetto) allo stato attuale l’immobile non sembra essere funzionale. Da qui la decisione, probabile, di propendere per un suo abbattimento, con la contestuale realizzazione di una struttura decisamente più leggera, che possa fungere da punto di attesa per i viaggiatori. Lo stesso discorso vale per l’alloggio collocato a sud, un tempo sede del casellante e da tempo inutilizzata. Resta da vedere, ovviamente, quali sono la reali intenzioni delle Ferrovie soprattutto sull’immobile principale.