L’Istituto superiore per l’Agroalimentare è previsto nelle linee di indirizzo sulla programmazione dell’offerta formativa licenziata dall’assessore regionale Paolo Gatti e dovrebbe nascere, oltre che con la partecipazione della Provincia, anche con l’adesione dei Comuni di Teramo e Giulianova, dell’Università degli Studi di Teramo, di Confindustria, della Camera di Commercio e della Fondazione Tercas.
“Un successo per tutto il territorio teramano” ha detto Di Michele “che mette insieme pubblico e privato e risponde ad una concreta esigenza di qualità e innovazione per un settore, l’agroalimentare, che è largamente presente nella nostra provincia con esperienze produttive di eccellenza. A quella che è già una vera e propria filiera ora si affianca un polo di alta formazione che aumenterà le opportunità di uno sbocco professionale a chi deciderà di frequentarla”.
La dotazione finanziaria della Fondazione è costituita da uno stanziamento di 480 mila euro derivante da fondi nazionali; da un contributo della Regione Abruzzo di 150 mila euro e dal Fondo di partecipazione di 100 mila euro derivante dalle adesioni dei soci.