Il docente di 65 anni è stato consigliere comunale per Rifondazione Comunista dal 2006 al 2008 e anche candidato per la Provincia.
Il suo credo politico non gli ha impedito di essere amico e stimato da tutta la città di Atri che continuava a chiamarlo ‘Cadorna’, il nome del padre.
Un dolce ricordo è rimasto però nel cuore dei suoi tantissimi studenti che, nella serata di ieri, lo hanno ricordato con messaggi pieni di stima e nostalgia per gli anni passati insieme sui banchi di scuola.
Tra i tanti post di facebook, quello di Stefania Salladini fissa meglio la personalità, all’apparenza un po’ burbera, e la stima di tutti i suoi ex allievi. “Ricordo come fosse oggi la prima lezione di educazione fisica. Il prof ci ha portati fuori, nel bel mezzo di un terreno brullo, si è seduto su una roccia sporgente, con una canna di bambù in mano ed ha semplicemente detto: “Correte.” Così, freddo e lapidario. Noi, tutti un po’ confusi e disorientati abbiamo iniziato a correre in cerchio attorno a lui, aspettando ulteriori indicazioni… che non ci sono state. Lo guardavamo ogni tanto con la coda dell’occhio, aspettando un cenno, ma lui niente, non parlava, ci osservava e basta. Abbiamo corso non so quanto, finché mano a mano non siamo caduti tutti, esanimi :’) Io ero terrorizzata ed affascinata allo stesso tempo da quella figura burbera e di poche parole, che mi urlava “MUOVI IL CULO, CASALINGA!” se rallentavo il passo. Con il passare del tempo, il timore iniziale che tutti nutrivamo verso di lui, si è trasformato in amore folle, e tutt’oggi, chiacchierando con qualcuno, quando si parla di aver fatto il Liceo ad Atri, la domanda salta fuori SEMPRE, puntuale: “Avevi Revel come Prof. di educazione fisica?” Gli occhi si illuminano, e via a raccontare aneddoti su aneddoti. Nonostante abbia finito il Liceo da *ahem* un bel pezzo, ancora oggi, davanti a situazioni che richiedono quello sprint finale, penso a lui, stringo i denti e me lo dico da sola: “Muovi il culo, casalinga.” Ma quante personalità hai aiutato a formarsi? Non si contano! Sarà per sempre motivo di vanto averti avuto come Prof… Naturalmente non piangerò come una donnetta, ma ti saluterò con la schiena dritta, il petto in fuori, con fierezza ed orgoglio! Grazie per tutto quanto Professor Revel! Se sono diventata la persona determinata e testarda che sono oggi è soprattutto per merito [o a causa] tuo [tua]”.
Salvatori lascia la sua attuale moglie Giovanna, le figlie Michela e la piccola Marta e i fratelli Laura e Gaetano.
Domani tanti ex studenti del Liceo atriano e tutta la città la saluteranno per l’ultima volta “con la schiena dritta, il petto in fuori, con fierezza ed orgoglio” come lui insegnava sempre, durante il rito funebre fissato alle 15:30 nella Basilica Cattedrale.
Roberto Marchione