La banda di ladri, che con ogni probabilità aveva focalizzato bene i suoi obiettivi, ha praticato dei fori sulle saracinesche di due garage (quello di proprietà del vice-presidente e di un condomino), in modo da introdursi dentro, dove erano parcheggiati dei mezzi: le due moto rubate e una Porsche. Se le due moto sono sparite (forse i ladri hanno utilizzato un mezzo adatto per trasportarle), la stessa operazione non sarebbe riuscita per la Porsche, anche se i malviventi hanno tentato di aprirla attraverso il tettino. Il maxi-scooter T-Max apparteneva a Rasicci, a pare che fosse con la batteria scarica, visto che negli ultimi mesi non era stato mai utilizzato. La scoperta del furto è stata fatta solo ieri sera, dallo stesso professionista albense, che ha poi avvertito di carabinieri.