Teramo, una città “blindata”

teramo_blindataTeramo. Passeggiando per le vie del corso di Teramo non si può rimanere indifferenti. Il messaggio del prefetto di Teramo Eugenio Soldà sembra essere stato recepito in maniera forte e chiara: maggiore controllo sul territorio e tolleranza zero. Dopo l’aggressione verbale subita giovedì dal sindaco Maurizio Brucchi, Teramo pare quasi una città blindata.

Le camionette della polizia stazionano in piazza Martiri. A pochi metri, il primo cittadino è impegnato con la cerimonia di accensione della nuova illuminazione della Cattedrale. Tutto intorno è un pullulare di forze dell’ordine: carabinieri e polizia circondano la piazza. Una presenza che non genera tensione, ma una cosa certa: in due giorni l’atmosfera a Teramo sembra decisamente cambiata.

E’ come se quelle parole rivolte al sindaco avessero colpito un po’ tutta la cittadinanza. Non si parla d’altro. E tra manifestazioni di solidarietà e chi pensa che, in fondo “se l’è cercata”, la vita continua, tra soste al bar e due chiacchiere tra amici.

La vicenda, com’era prevedibile, è sbarcata anche sulla rete. Sul social network più famoso al mondo, Facebook, è stata creata anche una pagina dedicata. “Sostegno Sindaco Brucchi” è il suo nome. E al momento, conta circa 300 “amici”.

Marina Serra

 

 

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