Nuove regole per le aree dietro gli stabilimenti, reintroduzione di concessioni stagionali, possibilità di creare pontili e trabocchi sulla costa, introduzione di un “Banco della sabbia” dal quale poter attingere in situazioni particolari. Nel Consiglio comunale di ieri, Pineto ha adottato il nuovo piano demaniale che, come ha sostenuto anche il vice sindaco Cleto Pallini, relatore dell’argomento, va a colmare e a disciplinare anche alcune situazioni che finora erano state affidate alla buona volontà dei privati.
“Per tutelare al meglio la nostra pineta e al tempo stesso consentire uno sviluppo turistico”, ha spiegato Pallini, “abbiamo scelto di creare una quarta fascia di regolamentazione. Gli stabilimenti potranno sottoscrivere una convenzione con il Comune, in base alla quale potranno utilizzare una fascia di massimo 40 metri di fronte e 15 di profondità nella quale sistemare panche per pic-nic e giochi in base ai canoni estetici previsti nel regolamento. In cambio, gli stabilimenti dovranno occuparsi della manutenzione della restante parte di fronte pineta sino alla ferrovia”.
Si potranno, inoltre, realizzare pontili e trabocchi sulla costa e sarà creato un registro per le barche. In più saranno reintrodotte le concessioni stagionali per ombreggio, con strutture rimovibili e esteticamente compatibili e sarà istituito un fondo, finanziato da Comune ed operatori balneari, con il quale verrà acquistata sabbia da utilizzare in situazioni di emergenza.
“Abbiamo voluto un piano demaniale che andasse a rispettare la particolare bellezza della nostra spiaggia”, ha commentato il sindaco Robert Verrocchio, “non andando a toccare la zona più delicata della nostra area marina. In questo momento, non siamo voluti intervenire sulle nuove concessioni prima di tutto per capire l’evoluzione della Direttiva Bolkenstein, e poi anche per capire i flussi dei vacanzieri che si potrebbero andare a modificare alla luce della nuova Bike to Coast”.
Dal momento della pubblicazione della delibera di adozione, cittadini e portatori di interesse avranno sessanta giorni per la presentazione di possibili osservazioni.