Dibattiti con gli studenti delle scuole del territorio, con i rappresentanti delle associazioni di volontariato e la presenza anche di una unità mobile di radiodiagnostica per lo screening della mammella.
L’iniziativa è stata curata dall’assessore alle politiche sociali Daniela Mariani, una delle due donne (l’altra è l’assessore Laura Traini), presenti nella Giunta del sindaco Robert Verrocchio.
“Abbiamo parlato coi ragazzi del diritto delle donne, di quote rosa, di una legge che impone la presenza delle donne nelle istituzioni”, ha spiegato l’assessore Mariani, “noi ci auguriamo che questa legge non debba presto più esistere. Perché i valori di una donna non vanno imposti. Se ci sono, emergono e vanno messi in primo piano automaticamente”.
Un 8 marzo dunque diverso dal solito, con una serie di appuntamenti organizzati per rimarcare il significato di questa giornata che affonda le proprie radici nel lontano 1908 e racconta di una tragedia, di operaie morte a seguito di un incendio scoppiato in una fabbrica, a New York.
“Erano donne che rivendicavano i loro diritti”, ha sottolineato l’assessore Laura Traini, “che lavoravano in condizioni pietose. Quindi ricordiamoci il vero dignificato dell’8 marzo. Chiamarla festa della donna è riduttivo. E’ in realtà una giornata in cui evidenziare il ruolo della donna che ha gli stessi diritti di un uomo”.
Donne al centro del istituzioni, in tutti i campi della società. Donne che a volte si trovano a combattere con un male subdolo, il tumore alla mammella. Che può essere sconfitto con un’attenta prevenzione, come ha evidenziato il dottor Fabrizio Paponi, responsabile dello screening alla mammella.
Sono 41 mila le donne in provincia di Teramo, tra i 50 e i 79 anni, a cui il servizio di screening si rivolge ogni due anni. E a Pineto non sono state poche le donne in fila per essere sottoposte al controllo.