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Mosciano, vertenza Phard: l’azienda apre uno spiraglio

Mosciano. “Vi faccio i complimenti, non ce l’aspettavamo. Per rispetto dei lavoratori e del vostro impegno istituzionale ritengo necessaria una pausa di riflessione per valutare il pacchetto di proposte”. Si è concluso così l’incontro, avvenuto questo pomeriggio nella sede provinciale dell’assessorato al Lavoro di Teramo, tra l’amministratore della Phard Fausto Cosi, l’assessore regionale al Lavoro Paolo Gatti e gli assessori provinciali Ezio Vannucci ed Eva Guardiani.

Un incontro nel quale Gatti ha illustrato, alla presenza dei sindacati,  tutte le opportunità alle quali sta lavorando la Regione per incentivare gli imprenditori a lavorare in Abruzzo.

Il pacchetto di proposte è quello che sta elaborando l’assessorato regionale al lavoro e che sarà definito nel dettaglio entro ottobre. Delle proposte che Cosi ed i suoi collaboratori, Raimondo Liquoro e Ciro Canditone, hanno giudicato degne di “valutazione”.

I rappresentanti aziendali si sono detto, dunque, disponibili sin dai primi giorni della prossima settimana a incontrarsi con i tecnici per entrare nel merito delle opportunità esposte. “E’ nostro interesse verificare in tempi molto brevi questo nuovo scenario”.

“Con tutte le cautele del caso” commentano Vannucci e la Guardiani “ma è indubbio che quello di oggi è stato un incontro significativo. Siamo partiti da una posizione aziendale molto netta: chiudere lo stabilimento di Mosciano e trasferire i dipendenti a Nola, in Campania. Oggi l’azienda ha la possibilità di fare i conti anche con altri numeri e questo grazie alle politiche del lavoro messe in campo dalla Regione e del lavoro di mediazione svolto dalla Provincia”.

Una speranza per gli oltre 100 dipendenti di una delle principali aziende italiane nel settore della moda giovane, che aveva annunciato l’ intenzione di chiudere lo stabilimento di Mosciano Sant’Angelo per trasferire tutte le fasi della lavorazione nel sito produttivo di Nola, in Campania. All’origine della scelta la “necessità di ridurre le spese e di riorganizzare i processi produttivi per far fronte all’andamento del mercato”.