Soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino teramano, Maurizio Brucchi che, pur avendo indicato al Ministero come prioritario il recupero del teatro romano, ha sottolineato come con il completamento dei lavori al Castello si possa finalmente chiudere il progetto Cult, iniziato durante la giunta Chiodi e promosso dall’allora assessore comunale alla cultura, Mauro Di Dalmazio, comprendente anche la pinacoteca comunale, l’Ipogeo, e l’Arca.
“Nel ringraziare gli uffici comunali che hanno lavorato senza sosta, arrivando già all’aggiudicazione dei lavori all’impresa Fracassa”, ha detto Brucchi, “mi auguro solo che non ci siano intoppi con la Soprintendenza e che si possa lavorare spediti per ridare alla città uno dei suoi luoghi simbolo”.
E D’Alfonso ha invitato amministratori e cittadini tutti a farsi controllori del Castello sia durante il periodo dei lavori e sia soprattutto dopo, in modo che non ci possano essere tentazioni vandaliche da attuare nell’edificio.
“Oltre al rispetto delle tabelle di marcia”, ha detto il governatore, sottolineando come questi siano lavori irripetibili vista la difficoltà nel reperire fondi, “vogliamo vincolare moralmente l’impresa a quest’opera che dovrà essere riconsegnata alla città con interventi a regola d’arte e nei tempi previsti, contando anche sulla collaborazione degli uffici comunali. Dal canto nostro ci impegniamo affinché il Ministero faccia convergere questa somma per completare l’opera e rendere più bella la città”.
D’Alfonso ha anche assicurato il suo massimo impegno per il recupero dei locali dell’ex manicomio, per valorizzare al meglio l’eccellenza dell’Istituto zooprofilattico e dare una spinta propulsiva alla realtà universitaria. Inoltre ha indicato la città di Teramo come il punto strategico in quel progetto, sul quale da tempo sta lavorando, che vede la regione Abruzzo lanciata verso la “conquista delle Marche”, con un’alleanza collaborativa che sta dando già i primi frutti, e la sinergia con le realtà portuali del Lazio, ponendola al centro di una simbolica L.