Con il grosso punto interrogativo che pende ancora sulle teste del personale, che a seguito del processo di smantellamento delle Province attende di conoscere esattamente quale sarà la propria destinazione, è stato presentato questa mattina il bilancio delle attività svolte nel 2015 dalla Polizia provinciale di Teramo, con gli obiettivi messi in cantiere per il prossimo anno.
Controllo e prevenzione sono state le priorità seguite, con la repressione dei comportamenti illeciti e le sanzioni applicate. Oltre 2175 gli accertamenti eseguiti sul territorio a veicoli e utenti, con 717 multe effettuate e una bassissima percentuale di ricorsi, mentre i controlli ambientali sono stati 137 con 38 sanzioni rilevate. Alto anche il numero di autolavaggi trovati irregolari che, su 34 controlli, ha visto più della metà di essi (19) non essere in conformità con le normative. Tra le altre attività svolte dalla Polizia provinciale ci sono stati anche 39 servizi di ordine pubblico e, in collaborazione con le guardie giurate volontarie ittiche e venatorie il controllo, il rilascio e la convalida dei tesserini.
E in più sono previsti anche l’ammodernamento del parco automezzi, con la dismissione di tre veicoli e l’acquisto di un nuovo mezzo polivalente, mentre è allo studio una convenzione con la Provincia di Ascoli Piceno per l’installazione di tutor e telelaser per il controllo del territorio.
“Nonostante la riduzione del personale nel corso degli anni” ha detto il presidente Renzo Di Sabatino, spiegando come il numero di effettivi nella Polizia provinciale sia attualmente di 14 persone, di cui 7 assorbite dalla Regione, “la priorità resta quella della tutela ambientale e per questo abbiamo ritenuto di voler puntare, attraverso il supporto tecnologico, sul controllo del territorio, in vista di un maggior impegno nel settore della prevenzione”.
Ed in particolare saranno le strade ad alta velocità, sulle quali lo scorso anno si sono contati ben 24 morti in ciò che è stato definito “anno nero” per gli incidenti, quelle che avranno una maggiore attenzione, come conferma anche il comandante Fabio Di Vincenzo. “Inoltre”, aggiunge il comandante, “chiederemo alle GEV (Guardie Ambientali volontarie, coordinato dalla Polizia Provinciale; ndg) controlli più capillari sulle aste fluviali, in modo da implementare le attività di monitoraggio di scarichi e depuratori per la tutela del territorio e verificare in che modo le aziende smaltiscono i rifiuti”.