Martinsicuro, amianto nell’ex fornace Fiore, Arta: la bonifica deve farla il Comune

L’amianto ancora presente nell’area dell’ex Fornace Fiore (spazio che un paio di lustri fa avrebbe dovuto ospitare il centro divertimenti Spassopoli) dovrà essere rimosso dal Comune di Martinsicuro.

E’ quanto recita una nota dell’Arta di Teramo, che ha notificato nei giorni scorsi due diversi provvedimenti al Comune di Martinsicuro e non solo (tra i destinatari c’è anche la nuova proprietà della vasta area che costeggia la Statale 16 a Villa Rosa).

La comunicazione dell’Arta è figlia anche di un recente esposto presentato da un cittadino nel mese di dicembre, che ha segnalato (come d’altro canto era noto) la presenza di amianto interrato in quell’area.

 

 

 

Alla luce delle verifiche fatte, poi l’Agenzia regionale per la tutela ambientale ha dato comunicazione ai vari enti (anche la Procura) del fatto che alla luce di una norma regionale (legge n. 45 del 2007) ha disposto che deve essere il Comune rivierasco ad occuparsi di bonficare l’area (potenzialmente rientrante tra i siti contaminati) vista la presenza di amianto interrato.

 

Va detto che lo scorso ottobre il sindaco Paolo Camaioni, anche allora sulla base di una relazione dell’Arta, aveva firmato una specifica ordinanza a carico dei curatori fallimentari dell’ex fornace Fiore di provvedere alla bonifica dello spazio. Operazione a quanto pare disattesa, ragione per la quale ora dovrà essere l’Ente a farsene carico.

 

Fatta salva, ovviamente, la possibilità di identificare i responsabili dell’abbandono e accertare che la cosa non sia addebitabili ai proprietari (ex a questo punto, visto che il tutto era compreso in una procedura di fallimento) per dolo o colpa grave.

 

La comunicazione dell’Arta ha ovviamente spiazzato l’amministrazione Camaioni, impegnata ora nelle verifiche del caso fermo restando che allo stato attuale non sembrano esserci altre strade se non quella di provvedere ad un intervento di bonifica.

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