Educazione sessuale: nasce 8più1, il consultorio virtuale della Asl di Teramo

consultorio_aslTeramo. Il 22% dei ragazzi italiani non utilizza metodi contraccettivi, il 37% arriva impreparato alla fatidica “prima volta” e l’età media del primo rapporto sessuale è 16 anni. Gran parte dei giovani di età compresa tra i 16 ed i 24 anni non è informato sui rischi legati alla sessualità, che vanno dalle gravidanze indesiderate alla trasmissione di infezioni e malattie.

Una carenza che molto spesso viene sopperita dalle chiacchiere tra amici o dalla consultazione di siti internet. Ma non basta.

Eppure in Italia, in Abruzzo, a Teramo, esistono i consultori, luoghi nati appositamente per svolgere questa funzione informativa. Nella provincia di Teramo ve ne sono otto, istituiti dalla locale Azienda sanitaria. A questi, da oggi, va ad aggiungersi un altro: il “più1”. Un vero e proprio consultorio “virtuale”, in grado di offrire ai giovani uno spazio di informazione, consultazione, scambio di esperienze, eliminando quella possibile ritrosia che spesso impedisce loro di rivolgersi ad un consultorio “fisicamente reale”. Come a dire, “se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto”.

La Asl di Teramo, attraverso il progetto “8più1” vuole appunto avvicinarsi ai più giovani, alla fascia critica della società, utilizzando il loro linguaggio e cercando di affrontare con loro problemi delicati, intimi, personali. Che vanno dalla contraccezione, ai rischi delle malattie ed alle gravidanze indesiderate.

“Come servizio pubblico” ha detto Pier Luca Bonazzi del Poggetto, direttore sanitario della Asl Teramo “dobbiamo farci carico dei problemi dei giovani che rappresentano il nostro futuro. Il nostro obiettivo è quello di avvicinare i ragazzi a strutture qualificate per avere, senza doversi per forza recare sul posto, delle risposte sui loro timori”.

Responsabile del progetto e dell’Unità operativa delle attività consultoriali è Nicola Ludovico, che ha spiegato in maniera semplice e diretta le problematiche che coinvolgono i giovani e l’importanza di una buona educazione alla sessualità.

“Il 52% delle ragazze dichiara di non fare uso di metodi contraccettivi. Tuttavia, il dato reale ci porta al 72%, perché il preservativo viene utilizzato dall’uomo, non dalla donna, che è l’unica a rischiare una gravidanza indesiderata. E poi la pillola del giorno dopo, che dovrebbe essere rivalutata: non ha alcun effetto collaterale e fa meno male di un’aspirina”.

La gestione vera e propria del sito, infine, è affidata alla giornalista Barbara Passerini, che porterà avanti anche uno studio sulla tipologia di utenti che da qui a uno anno si rivolgerà al consultorio virtuale. “Il lancio del sito nel mese di luglio” spiega “è strumentale, perché proprio nel periodo estivo si verifica un incremento di gravidanze indesiderate”.

Il sito internet è costituito da diverse sezioni, che vanno dalla parte strettamente informativa, con i consultori presenti in provincia, la descrizione delle attività, l’equipe di medici a disposizione, alla sezione relativa alle domande degli utenti; e poi ancora “L’esperto risponde” e l’area dei contenuti

E non mancano, infine, i famosi “miti da sfatare”, le leggende metropolitane che affollano la mente di giovani (e adulti), come ad esempio “se una donna con le mestruazioni tocca una pianta, la pianta muore?” o, peggio, “Una donna con le mestruazioni in acqua attira gli squali?”. Decisamente meglio informarsi, dunque. E oggi è molto più semplice e più sicuro, perchè l’educazione sessuale viaggia sulla rete.

info: http://8piu1.aslteramo.it/

Marina Serra

 

 

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