Come anticipato ieri, c’è una seconda persona seconda iscritta nel registro degli indagati nell’inchiesta sulla morte di Giulia Di Sabatino, la 19enne di Tortoreto i cui resti sono stati rinvenuti al di sotto del cavalcavia della A14, tra Mosciano e Giulianova, lo scorso 1° settembre.
Si tratta del giovane che quella notte diede un passaggio alla giovanissima vittima a bordo della sua Panda di colore rosso, notata poi da alcuni testimoni nei pressi del cavalcavia sulla strada provinciale che conduce da Giulianova a Montone.
E’ lo stesso che appena rintracciato dagli investigatori era stato sentito come persona informata sui fatti e che raccontò già all’epoca di aver avuto con la ragazza un rapporto sessuale consenziente. Idagato che già nel mese di dicembre si era sottoposto all’esame del Dna.
L’iniziativa del pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Irene Scordamaglia, è stata adottata molto probabilmente con l’obiettivo di verificare la corrispondenza tra il profilo genetico del 25enne teramano e quello che i carabinieri del Ris di Roma estrarranno dalle tracce di liquido seminale rinvenuto sugli abiti della vittima.