Tortoreto, chiesa di Cavatassi inagibile: apposti i sigilli

chiesa_cavatassiTortoreto. La struttura è inagibile per ospitare funzioni religiose e i vigili del fuoco appongono i sigilli alla chiesa di Sant’Antonio di Cavatassi. Da qualche giorno i fedeli della piccola frazione della zona ovest di Tortoreto sono senza chiesa. Il luogo di culto, ristrutturato qualche anno fa, infatti, è stato dichiarato temporaneamente inagibile dai vigili del fuoco, dopo una ricognizione della struttura sollecitata da un esposto.

 

L’ingresso alla piccola chiesa, che fa parte della parrocchia di San Nicola di Tortoreto, è stato chiuso e apposto un nastro dei vigili del fuoco proprio davanti all’ingresso. La decisione dei vigili del fuoco, carte alla mano, non sembra fare una grinza, anche perché all’interno della piccola chiesa, oggetto di una ristrutturazione qualche anno fa ci sarebbero alcune strutture pericolanti, anche se i fedeli che la frequentano sono rimasti sorpresi. Per rendere il luogo di culto nuovamente agibile, la curia dovrà ottemperare ad alcune prescrizioni, anche se qualcosa nella vicenda presenta dei retroscena molto particolari. Va detto, infatti, che nella chiesa di Sant’Antonio di Cavatassi negli ultimi tempi le funzioni religiose vengono celebrate solo di domenica, visto che la frazione è piccola e la parrocchia dio San Nicola copre una zona del territorio piuttosto ampia. Con l’arrivo del nuovo parroco, don Francesco Aloisio, a Tortoreto Alto, con i fedeli della frazione di Cavatassi erano nate alcune incomprensioni. Per fare in modo che nellaIMG_3697 chiesa si potesse celebrare la messa domenicale, i fedeli hanno deciso di “affittare” un parroco (in base alla disponibilità dei sacerdoti della zona), aspetto questo, come riferisce qualche parrocchiano, ha probabilmente irrigidito i rapporti. Si narra, infatti, che la richiesta di verifica nella chiesa, che evidentemente qualche problema strutturale evidentemente lo ha (altrimenti non sarebbe stata dichiarato inagibile), sia stata richiesta dallo stesso parroco. Nel frattempo, alcuni residenti si sono già attivati per cercare di risolvere il problema.

 

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