Il servizio sarà effettuato con un sistema altamente innovativo, diverso da quello già attivo in altri comuni.
“Si chiama sistema Trasponder” ha spiegato il sindaco Franco Di Bonaventura “ed è una tecnologia che, applicata al bidone, permette di monitorare i rifiuti conferiti per ogni singola utenza. In questo modo il cittadino avrà il vantaggio di pagare per la quantità di rifiuto realmente prodotto”.
L’avvio della “rivoluzione del rifiuto” necessiterà di una fase di rodaggio, che porti i cittadini a cambiare radicalmente le proprie abitudini.
“All’inizio ci saranno delle difficoltà” ha detto l’assessore all’Ambiente Achille Frezza “ma dopo la gente si renderà conto che questo tipo di gestione dei rifiuti è senz’altro migliore e anche più comodo. Il porta a porta rappresenta un fattore di crescita culturale e di equità sociale. Responsabilizza, favorisce il controllo del territorio, la riqualificazione lavorativa degli addetti e rende più appetibile un luogo sotto l’aspetto turistico”.
I servizi saranno affidati al Cirsu e il costo complessivo del progetto ammonta a poco più di 4milioni di euro.
“Eviteremo ulteriori aggravi sui cittadini” ha aggiunto il sindaco “i maggiori costi saranno coperti in parte da un finanziamento dello stesso Cirsu, pari a mezzo milione di euro, in parte con entrate straordinarie del bilancio comunale”.
In questo modo, dunque, Roseto punta a raggiungere le percentuali stabilite dalla normativa in vigore (il 65% di raccolta differenziata entro il 2012).
“Nella quasi totalità delle esperienze di raccolta domiciliare” ha detto l’assessore al Bilancio Teresa Ginoble “è stata registrata una riduzione pari a circa il 10-15% dei rifiuti. Questo per il Comune di Roseto corrisponderebbe a circa 75 euro l’anno di riduzione dei costi di smaltimento”.
Nello stesso tempo, la Giunta ha deliberato la rideterminazione per l’anno 2010 delle tariffe per lo smaltimento dei rifiuti pari al 25%, lasciando inalterate le fasce di esenzione ed ha rideterminato anche il costo di smaltimento che passa da 110 a 170 euro a tonnellata.
“Il progetto porta a porta” ha aggiunto il presidente del Cirsu Luigi Romagnoli “si inserisce nel piano industriale quinquennale del Cirsu. Il costo di 170 euro a tonnellata rimarrà fisso nei prossimi cinque anni e una volta a regime, il sistema potrà garantire un risparmio di oltre il 15%”.
Il progetto partirà entro l’anno e nel primo semestre del 2011 sarà completato con la copertura di tutte le frazioni.