Teramo, tre mesi per il ritiro di un referto in ospedale. E intanto…

Metti una bimba di poco più di un anno. Metti una famiglia preoccupata per il continuo malessere della piccola alle prese con una forte dissenteria che l’ha portata ad una diminuzione di peso importante. Il pediatra, dopo alcune cure, consiglia esami specifici per le intolleranze alimentari e la celiachia che vengono effettuati questa mattina all’ospedale di Teramo.

E qui la sconcertante sorpresa. Per il ritiro del referto, infatti, occorrono ben tre mesi. L’incredulità dei genitori è tanta, vista la situazione di estrema gravità, che provano subito a contattare gli uffici per chiedere spiegazioni, ricevendone però risposte discordanti. “Sono esami complessi, ci vuole tempo” si sentono dire.

Alla fine il consiglio è uno solo, rivolgersi ad una struttura a pagamento. Ma l’amarezza di mamma e papà è evidente, anche perché oltre a pagare regolarmente le tasse, le analisi ospedaliere sono costate già quasi 90 euro.

Intanto la piccola continua a stare poco bene e di certo non si possono aspettare tre mesi per avere i risultati indispensabili per poterle fornire una cura adeguata. Scelta, dunque, obbligata per risolvere questa emergenza.

Ma probabilmente c’è ancora molto da rivedere nell’organizzazione dei servizi sanitari pubblici. Soprattutto quando ad essere coinvolti sono proprio i cittadini più piccoli.

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