Protagonista dell’accaduto un ragazzino di 16 anni che era partito con la famiglia, il padre la madre e il fratello di 5 anni, per una vacanza di una settimana in Spagna, con destinazione iniziale Barcellona. Evidentemente il ragazzino non sapeva affatto che sull’aereo non è possibile fumare, neppure in bagno. Di nascosto probabilmente anche dai suoi genitori è andato in bagno e lì si è acceso una bella sigaretta. Ma dopo alcuni tiri, con il fumo che ha iniziato ad invadere il piccolo stanzino, è scattato l’allarme. Nella cabina dei due piloti si sono accese le spie che indicavano che a bordo del velivolo c’era fumo. Il comandante e il suo assistente hanno allertato il personale di bordo per capire cosa stesse accadendo, mentre tra i passeggeri, circa 150, è subentrato il panico, temendo che qualcosa stesse andando storto, che l’aereo stesse prendendo fuoco. Non solo.
Qualcuno ha infatti temuto che fosse in atto un attentato, che a bordo vi fossero dei terroristi. Il personale di bordo ha iniziato l’ispezione del velivolo e tutto sembrava in realtà a posto. Hanno chiesto chi fosse rinchiuso nel bagno e quando si sono visti il ragazzino uscire come se nulla fosse, ma con il bagno saturo di una nube di fumo, il personale di bordo è andato su tutte le furie. L’aereo è stato fatto atterrare al primo scalo disponibile per avviare tutte le procedure di controllo e verifica della strumentazione. Al ragazzino una bella ramanzina, mentre ai genitori è stata comminata una multa di circa 6 mila euro, quasi quattro volte la somma spesa per trascorrere la vacanza in terra iberica che di certo la famiglia rosetana non dimenticherà affatto.