Una situazione di emergenza, imprevedibile che, frutto anche di una situazione di grande esasperazione, ha portato il direttore sanitario a dire con impulsività qualcosa di non corretto. E’ stata questa la giustificazione del direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano che, dopo il comunicato stampa di ieri pomeriggio nel quale Maria Mattucci annunciava la chiusura del reparto di oncologia dell’ospedale teramano, ha organizzato questa mattina una conferenza stampa per chiarire la situazione e tranquillizzare tutti.
“Teramo non si può permettere di avere questo fango addosso” ha detto Fagnano, contestando la notizia dell’interruzione dei ricoveri, ma assicurando che non sarà preso nessuno provvedimento per la Mattucci. “Ci siamo trovati in una situazione di grande emergenza con l’indisponibilità di tre dei sette medici del reparto oncologico”, ha aggiunto, “ma, nonostante le difficoltà oggettive per una storica carenza di organico, il servizio, seppur un rischio ci sia stato, non è stato e non sarà mai interrotto. Il reparto di oncologia resta aperto H24, senza interruzione notturna e la situazione è stata tamponata con la copertura dei turni avvenuta grazie all’individuazione nel personale interno di medici di altri reparti che hanno la specializzazione in oncologia”.
Il direttore generale, infatti, ha spiegato che nella giornata di ieri, con l’infortunio di un medico che si è andato ad aggiungere alle altre due unità che in questo momento non possono lavorare, la situazione di crisi del reparto oncologico guidato dal Amedeo Pancotti, si è ulteriormente aggravata, visto che tutti conoscevano il problema di carenza di organico che la Asl di Teramo lamenta da tempo.
Grazie ad una riorganizzazione dei turni con il personale di Medicina interna, quindi, si è potuto parzialmente lenire la criticità della situazione. Fagnano, inoltre, ha spiegato che non sarebbe stato possibile spostare neanche temporaneamente il personale del reparto oncologico che opera nell’ospedale di Giulianova, se non correndo il rischio di creare un ulteriore problema in quel presidio ospedaliero.
E non ha nascosto le difficoltà nelle quali è costretto ad operare, ricordando come già in passato abbia forzato delle situazioni, assumendosi dei rischi per garantire il servizio essenziale per i cittadini e annunciando che, dal 1 gennaio, effettuerà le prime assunzioni anche in violazione delle regole che riguardano i tetti di spesa.
Proprio per affrontare la spinosa questione delle lunghe procedure di assunzione che di fatto non consentono al direttore generale di garantire il servizio ai cittadini nel rispetto delle normative, non ultima quella europea che impone ai medici 11 ore di riposo consecutive tra un turno e l’altro, ci sarà il prossimo 10 dicembre una riunione in Regione per cercare delle soluzioni.
E una presenza della Regione, seppur inaspettata, c’è stata anche questa mattina, con il consigliere Luciano Monticelli che ha partecipato alla conferenza stampa per accertarsi di quanto accaduto.
“Ci sono delle oggettive difficoltà”, ha detto Monticelli, “e in questo momento i bravi e i virtuosi sembrano essere penalizzati. Per questo ribadisco la mia contrarietà ad una Asl unica”.