Sono rimasti fuori dalle aule per un’ora circa con accanto i loro genitori che hanno protestato per la situazione che si sta vivendo ormai da diverso tempo in alcune aule della scuola primaria e dell’infanzia “Schiazza” di Roseto, nella zona nord della città.
Il cattivo odore denunciato già nella scorsa primavera e avvertito in due stanze, da alcuni giorni si è esteso anche in un’altra classe che ospita i bambini della quarta elementare. Alle 9 i bimbi sono entrati nelle rispettive aule, tranne quelli della IV, accolti in parte nell’atrio, in parte nel corridoio.
La stanza incriminata ieri sera, dopo l’incontro tra la dirigente Maria Gabriella Di Domenico e i genitori dei bimbi, era stata sigillata. In attesa di un sopralluogo, in mattinata, da parte degli amministratori comunali. Assieme agli assessori Alessandro Recchiuti e Fabrizio Fornaciari c’era anche il consigliere comunale di opposizione Massimo Bianchini la cui figlia frequenta la scuola finita al centro di una serie di polemiche.
I genitori, in occasione della festa di San Martino organizzata all’esterno dell’edificio scolastico di via Veronese, avevano raccolto oltre 120 firme per chiedere al Comune, alla direzione scolastica, alla Asl e all’Arta, l’agenzia regionale di tutela ambientale, nuovi controlli e ulteriori accertamenti, andando oltre le ispezioni fatte nei mesi passati.
“Chiediamo che con urgenza”, ha spiegato Raffaella D’Egidio, una delle mamme che in mattinata ha protestato, “si proceda ad una misura oggettiva degli odori mediante un’analisi olfattometrica dell’aria per stabilire l’effettiva entità della ‘molestia’ in termini di persistenza e concentrazione, possibilmente associata ad un’analisi gascomatografica”.
Si tratta di un procedimento che dovrebbe individuare le sostanze più importanti e la loro natura dal punto di vista della percezione olfattiva. Intanto, i bambini rischiano di essere trasferiti in altre scuole. Per quanto riguarda le nuove aule, invece, quelle realizzate lo scorso inverno, i genitori hanno fatto notare una serie di problemi: muffa alle pareti e pavimento già danneggiato dall’umidità. Erano stati spesi 180 mila euro circa per la costruzione delle due nuove stanze che, a distanza di pochi mesi, presentano già situazioni che preoccupano le mamme e le insegnanti.
Il consigliere Bianchini ha chiesto che tutti i bambini vengano trasferiti in una scuola più idonea sino a quando non verrà risolto, definitivamente, il problema della scuola “Schiazza”.
Nel pomeriggio di ieri i consiglieri comunali Teresa Ginoble, Simone Tacchetti e Massimo Bianchini hanno effettuato insieme al dirigente del II settore, Scorrano, un sopralluogo, concordato con lo stesso il giorno precedente, per verificare lo stato delle aule della scuola di via Veronese. Da un lato hanno accolto con soddisfazione la contestazione dei lavori di ampliamento delle due nuove aule da parte del nuovo dirigente per i problemi che, da tempo, il gruppo consiliare aveva sollevato in consiglio comunale e sulla stampa. Dall’altro tanta è stata ed è la preoccupazione per le tre aule chiuse a causa del propagarsi di questa puzza che dalla scorsa primavera rende inagibile le aule stesse tanto da richiederne il trasferimento di alcune aule nella ludoteca della D’Annunzio.
I consiglieri ribadiscono con forza “la necessità di intervenire con decisione e fermezza per capire l’origine di tale puzza. Apprezzando il lavoro del dirigente, ritengono che non vi sia un solo minuto da perdere nell’interesse e nella tutela dell’intera popolazione scolastica in primis dei bambini. Nessuna volontà di polemica politica ma forte preoccupazione per i piccoli ospiti della scuola alla luce del fatto che i lavori fin qui svolti non hanno modificato lo stato quo ante ma a distanza di mesi la puzza ha interessato altre aule. Da due aule in più che dovevano servire ad ospitare tutti i ragazzi si è passati ad avere tre aule sigillate e le due nuove con muffa e pavimento rigonfio”.
“Siamo fermamente convinti che, fino a quando non si conosceranno con certezza le origini di tale puzza, i bambini debbano essere spostati in via precauzionale in un altra sede scolastica, come può essere il plesso di via Milli. Lo abbiamo espresso ieri al dirigente ed agli amministratori e vogliamo che l’intero consiglio comunale si pronunci in tal senso. Non vogliamo creare allarmismo ma il problema non può essere in alcun modo sottovalutato; lo stesso medico della ASL ieri mattina, durante il sopralluogo effettuato a seguito della richiesta della preside, ha accusato disturbi alle vie aeree richiedendo l’intervento tempestivo dell’ARTA. Ci auguriamo, per il bene dei piccoli alunni, che l’amministrazione prenda le dovute decisioni e precauzioni per risolvere una vicenda che inspiegabilmente va avanti da troppi mesi. Di una cosa siamo convinti: tutti i bambini, fino alla risoluzione del problema, vanno tolti da quella scuola”, concludono i consiglieri