“Il Premio ha come obiettivo”, ha spiegato Leo Nodari, “quello di accendere e suscitare nei giovani, attraverso incontri con personalità di rilievo, dibattiti con testimoni del nostro tempo, libri, immagini e spettacoli di denuncia, quell’interesse critico e quella curiosità che hanno sempre contraddistinto il lavoro di quegli “eroi in borghese” che sono il nostro punto di riferimento. Che vogliamo indicare, promuovere, valorizzare. Come il Premio Borsellino da noi organizzato, anche il Premio per il giornalismo si è articolato in 38 momenti diversi di incontri,
Il Premio è stato concepito per divenire un evento permanente e vitale, ovvero per essere capace di continuare l’eredità umana e l’idealità sociale e civile delle personalità più nitide della cultura italiana del nostro secolo, che si sono sempre battute per un giornalismo libero e foriero di verità, in difesa dei valori costituzionali, della democrazia e della legalità nel nostro Paese.
Il comitato organizzativo è presieduto dal giornalista Rai Sandro Ruotolo.
Il comitato dei garanti è presieduto dai giornalisti Maurizio De Luca e Lirio Abbate, con i presidenti delle associazioni “A voce de criature” don Luigi Merola, e di “Ammazzateci tutti” Aldo Pecora.