Un gesto palesemente rivolto contro l’iniziativa dell’amministrazione comunale, visto che i sellini delle biciclette posizionate sotto Palazzo di Città sono stati smontati e poi lasciati davanti al portone del municipio.
Alla scoperta dell’accaduto, sono giunti sul posto gli agenti di polizia della squadra mobile, che hanno ascoltato alcune testimonianze e ricostruito in parte gli spostamenti dei vandali, che avrebbero agito attorno alle ore 3,00. Secondo alcune fonti, si sarebbe anche riusciti ad avere una prima sommaria descrizione degli individui coinvolti.
Estremamente amareggiato, il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, ha dichiarato in merito: “Io non sono il sindaco di queste persone”.
Brucchi considera, infatti, avvilente e preoccupante il fatto che la città di Teramo sia ostaggio degli atteggiamenti di incivili, “che non si riconoscono nelle regole del vivere civile e fanno della loro incapacità di pensiero il manifesto della loro vita. Quando sono stato eletto, ho detto che sarei stato il sindaco di tutti i teramani, ma gli eventi della notte scorsa, il danneggiamento di una “piccola cosa” quale le biciclette del bike sharing, ma dal grandissimo valore simbolico, è l’atto finale di un percorso di devianza dal vivere “normale” che non voglio e non posso più tollerare. Per questo, non mi sento e non voglio più essere il sindaco di queste persone, perché non sono e non meritano diritto di cittadinanza nella nostra città”.
Il primo cittadino invita le forze dell’ordine ad alzare la soglia della sorveglianza, per impedire che eventi di questa natura continuino a turbare la tranquillità del vivere teramano e promette tutto il suo impegno affinché il Comune possa varare una campagna che miri alla definitiva cancellazione di atti vandalici notturni.
Nel frattempo, in giornata tutte le biciclette saranno sostituite, perché, dichiara ancora il sindaco, “Teramo non si ferma e non cede alla violenza vile dell’ignoranza”.
Piena solidarietà all’amministrazione comunale da parte della cittadinanza e dell’opposizione per quanto avvenuto. “Questi episodi rappresentano una vergogna che la storia di civiltà di Teramo non merita” fa sapere il Partito Democratico teramano, mentre Alberto Di Croce (IdV) esprime viva solidarietà al sindaco Brucchi, alla giunta e a tutto il Consiglio comunale di Teramo, condannando il gesto teppistico.
Solidarietà al Comune di Teramo. Il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano esprime solidarietà al Comune di Teramo contro l’episodio di vandalismo che ha interessato le stazioni di bike sharing recentemente installate. “L’episodio – dichiara il coordinamento in un comunicato – assume una gravità particolare perché diretto a distruggere uno strumento di democrazia popolare quale la bicicletta, messa a disposizione di tutti dal Comune. L’aver colpito un simbolo – continua la nota – dopo la visibilità avuta da Teramo in campo internazionale con l’iniziativa Biciamoci in Città, dimostra ancora di più la stupidità di questi soggetti la cui condotta si commenta da sola”.
Il coordinamento, e le 46 associazioni che ad esso aderiscono, auspica un maggiore controllo, anche a mezzo di telecamere, della città per evitare che gesti del genere si ripetano ed invita i cittadini a partecipare in massa alle iniziative sulla ciclabilità.
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