Sant’Egidio. Una pagina su Facebook per unire, non solo idealmente, tutte le famiglie nelle quali vivono disabili e per creare le basi per un confronto quotidiano, con l’ausilio di figure professionali.
Il progetto, che ora sembra camminare con proprie gambe, è stato pensato ad ideato da una famiglia di Sant’Egidio alla Vibrata. Quello, che almeno inizialmente, sembra essere un tabù (parlare dei problemi quotidiani e uscire dall’isolamento che situazioni di questo genere, troppe volte, producono) è stato progressivamente sfatato (in pochi mesi il gruppo “Famiglie con disabili” conta oltre 3mila iscritti), e da pochi giorni è stata anche costituita un’associazione riconosciuta (“Famiglie con disabili Onlus”), che ha già focalizzato il suo obiettivo: realizzare, con il supporto delle istituzioni, una casa famiglia. L’esperienza di “ Famiglie con disabili” viene raccontata da Claudio Corradetti, papà di Ludovico, 9 anni, affetto da disturbo generalizzato dello sviluppo. “ Dopo aver passato insieme a mia moglie tutte le problematiche legate alla disabilità di nostro figlio, ci siamo resi conto che c’era molto da fare per dare un aiuto a quei genitori, che a causa di una disabilità in famiglia, si sentono abbandonati dalla società, rimbalzati da un ufficio all’altro senza avere una nozione di cosa stanno facendo”. Da qui è partita l’idea di creare una pagine su Facebook, che ha avuto dei riscontri inaspettati. “ I genitori si iscrivevano e iniziavano a commentare il loro stato, raccontavano l’indifferenza che sentivano attorno, ma già parlarne era un prima posso importante. A distanza di pochi mesi abbiamo raggiunto un numero di oltre 3000 iscritti in tutta Italia: tra di loro abbiamo anche personaggi famosi nello sport mondiale e nello spettacolo , il sito viene supportato da figure professionali che si sono messe a disposizione gratuitamente per problematiche (psicologi, fisioterapisti,sindaci, avvocati, ndr ) inoltre l’Unitalsi ha concesso tutte le loro strutture vicino agli ospedali Italiani di maggior rilievo gratuitamente per tutto il tempo necessario dandone anche assistenza. Nel sito costantemente vengono messi dei link utili sia a noi genitori ma anche a insegnanti , psicologi , a figure che stanno a stretto contatto con i disabili dando però sempre il dovuto spazio alle discussioni di genitori”. Ora, dopo la costituzione dell’associazione, si punta a creare una casa famiglia: “che dia spazio ai genitori d’interagire con altri confrontandosi e scambiandosi le loro esperienze , di dedicare una parte del loro tempo ad altri di lavorare sul progetto per dare ai disabili e a quei genitori meno fortunati una struttura accogliente e preziosa per un futuro più soddisfacente possibile”.