Tortoreto. Il taglio del nastro, alla presenza delle autorità e di tanta gente, poi una passeggiata simbolica sulla sede stradale fino a toccare idealmente l’altro versante del sottopasso da questa mattina finalmente percorribile.
Una bella giornata di sole, e la soddisfazione dipinta nei volti soprattutto di chi vive e lavora sulla strada, ha fatto da corollario questa mattina all’inaugurazione del nuovo sottopasso ferroviario di via Trieste. La nuova opera pubblica, realizzata in un anno di lavoro (i ritardi erano stati accumulati per effetto di una tribolata gara d’appalto), da oggi è perfettamente percorribile e consentirà, di nuovo, di collegare il lungomare con la Statale 16, nella zona centrale del Lido. Al taglio del nastro il sindaco Gino Monti ha ricordato l’importanza dell’intervento e ha fatto i ringraziamenti di rito, sia agli amministratori che hanno pensato l’intervento, ai tecnici progettisti e all’impresa (D’Adiutorio, che si è aggiudicato l’appalto per sette sottopassi sulla linea adriatica, 3 a Tortoreto e 4 a Pineto). L’inaugurazione del sottopasso avrà degli innegabili benefici sulla viabilità cittadina, che è stata messa a dura prova nel periodo (dal settembre 2007 ad oggi) nel quale l’attraversamento sui binari è rimasto off-limits per auto e pedoni. Il nuovo sottopasso ha un’altezza di 3 metri e 30 centimetri, presenta un’ampia pista ciclo-pedonale sul lato nord e si caratterizza, nella parte superiore, per degli anelli viari che consentono ai residenti e ai titolari di attività economiche che insistono nella zona, di non essere tagliati fuori dallo sviluppo della carreggiata.
Le criticità. Non è uno sport nazionale quello di criticare le opere pubbliche, sia chiaro, ma alcuni aspetti di natura progettuale, legati alla realizzazione del sottopasso, hanno favorito già una riflessione. In primo luogo il corridoio di accesso verso il sottopasso, che chi procede in direzione ovest, presenta qualche rischio per la viabilità. Chi percorre via Trieste verso la Statale, infatti, prima di immettersi nel sottopasso è costretto a percorrere una piccola “s”. Questo accorgimento è dettato dalla realizzazione, sul lato nord, della pista ciclo-pedonale, che forse poteva essere dirottata sul lato opposto. La problematica, però, con ogni probabilità sarà sanata, garantendo un accesso più lineare verso il sottopasso. Sotto questo aspetto, in seno all’amministrazione comunale, si sta ragionando attorno alla possibilità di eliminare una delle isole di arredo urbano, che delimitano la parte centrale di via Trieste. Altro aspetto, forse, non considerato totalmente in fase di progettazione, prevede lo scivolo dell’anello viario (sul versante ovest) che consente una via di fuga verso via Carso. Con un esproprio di 50 cm in più, probabilmente, la via di fuga poteva essere fruita anche delle vetture (ora è solo per pedoni e ciclisti) e la questione relativa allo sbocco di via Carso (anche in previsione della realizzazione del sottopasso di via Carducci), poteva avere una opzione in più.
Via Carducci. Per un sottopasso che, finalmente, torna percorribile, ce n’è un altro (via Carducci), che chiude i battenti in attesa di perfezionare lo stesso intervento. Da domani, infatti, il passaggio a livello di via Carducci, si abbasserà per l’ultima volta e le rotaie non potranno essere più attraversate dei veicoli. Le operazioni di chiusura permanente delle sbarre saranno avviate domani mattina e questo in previsione dei lavori di realizzazione di un nuovo sottopasso, che non prenderanno il via prima di un anno, e che prevedono delle modifiche rispetto al progetto originario. Da domani, dunque, la strada potrà essere regolarmente percorsa su ambo i lati, ma si interromperà in prossimità della linea ferrata, dove sarà realizzato un muro provvisorio.