Giulianova. Hanno tra i 15 e i 16 anni e risiedono nel quartiere Annunziata i tre nomadi che ieri pomeriggio hanno aggredito e malmenato Massimo Gambacorta, 41 anni, centralinista del Comune di Giulianova. Sono stati identificati dai carabinieri e dagli agenti della polizia municipale che stanno indagando sul grave episodio avvenuto intorno alle 18 in via de Revel (nella foto il punto in cui c’è stata l’aggressione).
Nei loro confronti al momento non sono stati adottati provvedimenti. Si attende solo il riscontro con le immagini delle telecamere a circuito chiuso presenti in città per avere la conferma che siano stati proprio loro, anche se dubbi non ce ne sono. Nelle prossime ore verranno denunciati per concorso in lesioni e aggressione, guida senza casco e contromano in una strada a senso unico. Il dipendente comunale, che ieri sera accompagnato dal Sindaco Francesco Mastromauro in qualità di legale di fiducia ha presentato querela al comandante del nucleo operativo della compagnia di Giulianova il luogotenente Antonio Longo (nella foto a destra), sta meglio.
Nell’aggressione è stata scaraventato a terra, dopo essere stato colpito con i pugni, riportando una ferita lacero-contusa all’arcata sopraccigliare destra, medicata con 3 punti di sutura e 20 giorni di prognosi. Ieri pomeriggio Massimo Gambacorta, una persona che tutti descrivono assolutamente tranquilla e gentile, stava percorrendo con la sua bici via de Revel nel tratto del senso unico in direzione mare. Era fermo al semaforo quando si è vesto di fronte arrivare i tre terribili ragazzini di etnia rom a bordo di un unico scooter e senza casco. I tre avrebbero preteso di passare e quando il dipendente comunale ha fatto notare loro che stavano andando contromano con il rischio di causare un incidente, lo hanno malmenato, lasciandolo poi a terra. E’ stato necessario l’intervento dell’ambulanza del 118 che ha poi provveduto a trasportarlo al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova dove appunto il ferito è stato medicato.
I giuliesi intanto questa mattina sono tornati a chiedere con insistenza misure dure nei confronti di chi delinque, in modo particolare di quei rom che non si sono mai integrati e che sono protagonisti di episodi di criminalità. Confermante intanto le indiscrezioni secondo cui i tre poco prima della vile aggressione non si erano fermati all’alt di una vigilessa e quindi stavano fuggendo per far perdere le loro tracce. Sarebbero inoltre sempre loro i protagonisti di episodi di bullismo nei confronti di coetanei avvenuti nell’ex golf bar. Purtroppo non sarebbero stati casi isolati.
La posizione della Lega Nord.”Il gravissimo episodio dimostra che il problema sicurezza a Giulianova è oggi più attuale che mai. In occasione delle riunioni con il nuovo Prefetto, i Sindaci dei comuni costieri teramani hanno preso impegni per contrastare la criminalità dilagante. Ebbene cosa ha fatto in questi mesi l’amministrazione comunale di Giulianova? Esattamente nulla perché finora è stata una amministrazione monotematica, con occhi ed orecchie solo per l’urbanistica, evidentemente il migliore strumento per fare politica. Ma nella nostra città non ci sono solo i costruttori e gli imprenditori, ci sono anche i comuni cittadini che hanno tutto il diritto di vivere nella legalità e nella sicurezza. Stavolta, e tante altre in precedenza, è andata bene. Ma prevenire questi episodi è l’unico modo per evitare quello che è già accaduto ad Alba Adriatica e Martinsicuro. Il territorio ha bisogno di maggior controllo, non è possibile che minorenni sfreccino contro mano in tre e senza casco su uno scooter, che aggrediscano e feriscano in pieno centro cittadino riuscendo anche a dileguarsi.” – lo afferma Andrea D’Aprile, responsabile della sezione di Giulianova.
“Il problema della sicurezza dei cittadini è stato per troppi anni sottovalutato e minimizzato dalle sinistre”, aggiunge il coordinatore provinciale Antonio Burrini, “ e oggi la situazione di degrado della nostra città è sotto gli occhi di tutti. Bisogna pianificare e gestire la sicurezza della nostra città in maniera efficace. Vogliamo tornare ad essere padroni in casa nostra.”
Lino Nazionale