Teramo. Attacchi informatici. Tocca anche Teramo l’indagine della Polizia di Stato che ha scoperto una rete di hacker che operava in varie regioni italiane.
Nelle ultime ore la Polizia di Stato ha portato a termine un’articolata operazione, ribattezzata New Generations, che ha permesso di individuare i componenti di due gruppi criminali responsabili di decine di attacchi ai danni dei sistemi informatici di infrastrutture critiche, siti istituzionali e aziende private del paese.
In totale sono 15 le persone denunciate dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, nel corso delle attività coordinate dalle Procure della Repubblica di Roma, Perugia e di quelle presso il Tribunale per i minorenni sempre del capoluogo umbro.
Il reato: concorso nel danneggiamento di sistemi informatici, nell’interruzione illecita di comunicazioni informatiche e telematiche, per accesso abusivo a sistemi informatici, e per danneggiamento di dati e programmi informatici utilizzati dallo Stato o altro Ente pubblico o di pubblica utilità.
Nel corso delle perquisizioni, che hanno interessato 10 regioni italiane, tra qui l’Abruzzo (Teramo), sono stati sequestrati numerosi pc e altri dispositivi utilizzati per portare a compimento gli attacchi. Le perquisizioni hanno interessato anche la provincia di Teramo.
I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di quattordici giovani, alcuni minorenni e un 40enne con diversi precedenti penali.
Le indagini
All’alba di oggi si è conclusa l’operazione “New generations“ che ha riunito due articolate indagini coordinate rispettivamente dai Sostituti Procuratori Francesco Polino e Eugenio Albamonte della Procura di Roma e da quelli della Procura della Repubblica di Perugia e di quellapresso il Tribunale per i minorenni del capoluogo umbro, e condotte dal personale specializzatodel Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C.) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazionie del Compartimento Polizia Postale di Perugia.
I provvedimenti sono stati eseguiti nei confronti di quattordici giovani, alcuni minorenni e un 40enne con diversi precedenti penali.
Le indagini si sono basate in particolare su attività di osint (open source intelligence) svolte su fonti aperte.
Si è trattato di una vera e propria attività di ricerca nella rete finalizzata al rintraccio di indizi ed elementi che hanno permesso l’effettiva identificazione degli hacker, con i doverosi riscontri dati da tradizionali attività investigative.
Il secondo filone d’indagine, condotto dal personale del Compartimento Polizia Postale di Perugia, riguarda la crewthcsquad.
Gli investigatori, dopo aver verificato che i sistemi informatici di alcuni istituti scolastici perugini erano stati oggetto di intrusioni poste in essere con identiche modalità operative, decidevano di sottoporre a costante attività di monitoraggio i canali di comunicazione utilizzati dagli hackers.
La corretta scelta investigativa e la elevata preparazione tecnica del personale addetto alle indagini consentivano di identificare l’intera crew nota con il nome di “thcsquad”.
Le perquisizioni, effettuate presso le abitazioni degli hacker tra le province di Roma, Monza, Milano, Napoli, Ancona, Torino, Modena, Verona, Udine, Brindisi, Teramo e Varese,hanno consentito di sottoporre a sequestro numerosi sistemi e supporti informatici, la cui analisi tecnica da parte dagli esperti della Polizia Postale consentirà, in sinergia con le competenti Autorità Giudiziarie sia di delineare esattamente i ruoli dei soggetti coinvolti e sia di ricostruire dettagliatamente tutte le modalità operative utilizzate nell’esecuzione del piano criminoso.
Le indagini sui due gruppi sono state svolte di pari passo tenuto conto della contiguità tra le crew, tanto che alcuni membri facevano parte di entrambe.
Ecco i nickname utilizzati dagli hacker:anondb, aj3dx, guyfawkes, anonrvg, deathpower, dark_baba, anonhackoder, cyberghost, easter, snow, eagle, nerdology, william, king, syned, denon, d3417.