Il 16 giugno scorso l’episodio del bimbo che si punse con l’ago di una siringa usata che era in un mucchio di detriti sistemati sulla spiaggia, a Cologna, in prossimità del muretto del lungomare.
Il bambino, di 8 anni, era corso a raccogliere il pallone che era finito in quel punto, un tratto di spiaggia libera. Ci furono polemiche sul fatto che quei detriti non dovevano essere lì, che il Comune di Roseto avrebbe dovuto rimuoverli in vista della stagione estiva.
Ebbene, a distanza di 3 settimane, nonostante ci fu un impegno da parte dell’amministrazione rosetana a ripulire con un mezzo adeguato i tratti di spiaggia libera, quel cumulo è ancora lì. Per fortuna nessun’altro bambino si è fatto male, non ci sono aghi di siringhe. Ma di certo quella piccola montagnola di rifiuti, soprattutto conchiglie, pietrisco e pezzettini di legno, non è un bel vedere.
La cosa è stata fatta notare in questi giorni dai turisti che frequentano questo tratto di spiaggia libera, ma anche da quanti hanno l’ombrellone al Lido Lo Squalo o allo chalet L’Astice. Perché non si è ancora intervenuto? Il problema è stato segnalato anche all’assessore di riferimento della frazione colognese, Alessandro Recchiuti, il quale avrebbe anche contattato il sindaco Enio Pavone per sollecitare un intervento. Per adesso ancora nulla, mentre la stagione estiva è esplosa in pieno.
Intanto, ha sollevato un po’ di scalpore il fatto che il Comune di Roseto abbia stanziato 17mila euro a favore della cooperativa Progetto Insieme che si occupa di una serie di servizi di manutenzione (pulizia strade, marciapiedi, opere di giardinaggio, potature palme ed altro ancora) nella frazione di Cologna Spiaggia.
Attraverso i social, in modo particolare facebook, c’è chi ha ironizzato anche sul fatto che la cooperativa abbia trasformato un vecchio relitto di imbarcazione in una fioriera. Qualcuno ha commentato sostenendo che 17mila euro per la cooperativa sono stati soldi spesi male e troppi.
Qualcun altro ha persino ironizzato sul fatto che al posto dei fiori nel relitto avrebbero dovuto essere messi degli ortaggi vista la natura contadina di Cologna Spiaggia e dei colognesi, considerati ortolani. La cooperativa Progetto Insieme di Andrea Di Stanislao svolge un’opera meritoria visto che nei 3 anni precedenti interventi di manutenzione ordinaria (figuriamoci quindi quella straordinaria) non erano mai stati eseguiti.
Basti pensare che lo scorso anno la potatura delle palme venne eseguita ai primi di luglio. Ma furono sistemate solo una decina di alberi, su un totale di oltre 40. E che la manutenzione di aiuole, lungomare e strade laterali non venne mai fatta.
I colognesi saranno anche degli ortolani ma di certo non sono dei maleducati come chi li ha definiti tali con disprezzo. E pensare che se non ci fosse Cologna con le sue campagne, con la sua storia contadina ma anche marinara (le tasse i colognesi le versano nelle casse del Comune di Roseto, a fronte di servizi spesso non all’altezza), l’economia di quella che un tempo era una frazione di Montepagano a cui doveva delle “quote” sarebbe ai limiti della sopravvivenza.