Pescara. Il giudice delegato delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Pescara, Tiziana Mataganella, ha disposto per due anni la sospensione temporanea del procedimento relativo alla vendita all’asta della casa di Silvio Buttiglione, l’imprenditore “rincorso” da creditori, in particolare da due banche, che ha commosso l’opinione pubblica con la sua proposta di vendere un rene per salvare la sua dimora di Montesilvano.
Il legale dell’imprenditore, l’avvocato Antonello Campanelli, aveva chiesto l’estinzione del procedimento o in alternativa la sospensione, alla luce del deprezzamento dell’immobile, sceso dai 240 mila euro iniziali ai 107 euro dell’ultima asta andata deserta. I legali delle due banche non si sono opposti all’istanza di sospensione. Nei prossimi mesi quindi l’immobile non sara’ messo all’asta e le parti cercheranno di arrivare ad un accordo finalizzato all’estinzione del debito.
Qualche settimana fa, grazie all’interessamento di alcuni privati, i difensori di Buttiglione hanno presentato un’offerta di 50 mila euro, che pero’ non e’ stata giudicata congrua dagli istituti di credito. Per aumentare l’offerta Buttiglione, l’associazione Pescara Punto Zero e il Movimento 5 Stelle, hanno organizzato una raccolta crowdfunding utilizzando la piattaforma internet Kapipal, supportata da un video-appello lanciato dallo stesso Buttiglione per chiedere a tutti di contribuire alla causa. “La sospensione del procedimento per i prossimi due anni – ha commentato l’imprenditore al termine dell’udienza – e’ una grande gioia che intendo condividere con tutti coloro che mi sono stati vicini. La strada imboccata – ha aggiunto – e’ quella giusta. Ora non resta che concretizzare, trovando un accordo con i creditori, che credo possa essere raggiunto anche grazie alla campagna di raccolta fondi. Se le cose andranno come spero – ha concluso – si restituira’ la vita ad un cittadino vessato ingiustamente”.