Dagli accertamenti è emerso che almeno in un paio di casi mancano del tutto le procedure e i sistemi di sicurezza, sia per quanto concerne l’impiantistica elettrica, sia per quella antincendio. Non solo, visto che sarebbero emerse irregolarità, almeno in un caso, in materia di smaltimento delle acque nere.
Il titolare di un agricamping, inoltre, dopo aver ricevuto la notifica del verbale ha provveduto a smantellare la struttura, nonostante in primavera avesse avviato i lavori di sistemazione di una piattaforma per la sistemazione di gazebo e tavoli per la vendita e il consumo di prodotti alimentari. Inoltre aveva anche avviato i lavori per la sistemazione di strutture di accoglienza (case mobili o roulotte).
Tutto bloccato dopo i controlli. In altri 3 casi, invece, nonostante lo notifica degli atti con contestazione di irregolarità, i titolari delle strutture ricettive sono andati ugualmente avanti per la loro strada, inaugurando di fatto la stagione turistica accogliendo decine e decine di famiglie.
Il sindaco Enio Pavone ha definito due delle tre strutture “contestate” delle vere baraccopoli che danneggiano l’immagine turistica della frazione colognose. Gli atti emessi dall’amministrazione comunale rosetana prevedono persino la chiusura di un paio di agricamping.
Ma il provvedimento, accompagnato anche da multe salatissime, non avrà alcun seguito. Non per il momento in quanto le strutture attualmente sono piene di turisti e mandarli via, soprattutto per chi ha pagato fior di migliaia di euro per avere una di quelle casette in legno per trascorrere un periodo di vacanza, rappresenterebbe un grosso problema.
Va però fatta notare una cosa. L’inchiesta era scattata la scorsa primavera, a marzo, quando in Comune arrivarono alcuni esposti da parte di residenti e associazioni ambientaliste che lamentavano il fiorire di una serie di agricamping nella zona nord di Cologna Spiaggia.
Mentre in un caso la struttura seguiva un senso logico, con una uniformità nella realizzazione dell’agricamping (casette in legno tutte uguali, vialetti alberati, servizi e sottoservizi), in altri due casi, invece, non c’era alcun senso logico: vecchie roulotte accanto a prefabbricati in legno quasi mai uguali uno con l’altro. Visto che le irregolarità erano state accertate già prima che iniziasse la stagione estiva, per quale ragione gli organi competenti non hanno fatto chiudere le strutture fuorilegge prima che arrivassero i turisti?