Martinsicuro. La procura sequestra parte del centro affari Il Grillo. Questa mattina gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Teramo (nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale) hanno posto i sigilli ad una serie di immobili (per un’estensione di circa 12mila metri quadrati), che fanno parte di un lotto del nuovo centro commerciale inaugurato, dopo tribolate vicissitudini, la scorsa estate.
Il provvedimento di sequestro preventivo per il lotto del mega-centro affari (ancora non collaudato), localizzato a Villa Rosa, all’incrocio tra la Sp 259 e la Statale Adriatica, è stato firmato dal Gip Marina Tommolini, su richiesta della procura di Teramo. Alla base del provvedimento, che conferma una serie di perplessità originate dalla realizzazione della struttura, ci sarebbero una serie di violazioni di natura urbanistica. In poche parole, secondo le carte in possesso della procura di Teramo, acquisite nel corso dell’indagine dalla Forestale, e poi vagliate da un Ctu (consulente tecnico d’ufficio), la proprietà del Grillo avrebbe realizzato 12mila metri quadrati in più (quelli oggetto del provvedimento), rispetto a quello che sarebbe previsto nel progetto originario. Per questa ragione, questa mattina i vari immobili in eccesso (oramai quasi del tutto completati), sono stati sottoposti a sequestro giudiziario. Tra gli immobili ai quali sono stati apposti i sigilli giudiziari, figurano un albergo (in via di completamento), alcuni locali commerciali (per i quali circola voce che la proprietà aveva già definito i contratti di locazione) e altre strutture annesse. Nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla procura, che ha prodotto il sequestro degli immobili, ci sarebbero anche cinque indagati, tra imprenditori e tecnici della società proprietaria del centro. Il Comune di Martinsicuro, nello stessa ordinanza del Gip, è stato nominato custode degli immobili sequestrati. “Il sequestro dei metri quadri in eccesso, ha spiegato il sindaco Abramo Di Salvatore, raggiunto telefonicamente, “prova che la nostra volontà di procedere ad un collaudo parziale della struttura, restando nei termini dei dodicimila metri, è stata una scelta oculata. Aveva torto invece chi ci aveva attaccato insistendo nell’apertura di una più ampia superficie del Centro Affari”.
Altro filone d’indagine. L’ordinanza di sequestro preventivo della parte di centro commerciale, al momento, ancora da collaudare, rappresenterebbe, però, solo una parte del contenzioso in atto tra il Comune di Martinsicuro e la proprietà del centro. Sulla stessa vicenda, infatti, la società titolare proprietaria del complesso commerciale e direzione, nei mesi scorsi, ha denunciato alla procura della Repubblica di Teramo due funzionari del Comune che sono stati iscritti sul registro degli indagati per abusi d’ufficio. L’inchiesta parallela, riguarderebbe, invece, una serie di situazioni che avrebbero caratterizzato il collaudo e l’inagurazione di parte della stessa struttura, che non è stata interessata dal provveidmento odierno.