Teramo. Sono in netta diminuzione i dati relativi ai danni alle colture causati dai cinghiali. Da un’attenta valutazione, infatti, è emerso un meno 25%.
Proprio per questo l’Assessore provinciale all’attività venatoria Giuseppe Antonio Di Michele, proporrà alle associazioni di categoria e ai cacciatori di procedere al contenimento della specie non attraverso l’abbattimento selettivo, come si è fatto negli ultimi anni, ma organizzando delle “battute” di disturbo con cani appositamente addestrati.
“Siamo fortemente orientati verso questa soluzione” ha detto Di Michele “che sarà assunta solo dopo aver consultato cacciatori e agricoltori. Le domande di rimborso dei danni da parte degli agricoltori sono in netta diminuzione e i veri problemi si registrano solo nelle zone di ripopolamento e cattura dove la concentrazione dei cinghiali ha superato il livello di guardia. In queste aree, in collaborazione con i cacciatori, andremmo ad organizzare delle vere e proprie battute ma senza armi, solo con i cani addestrati, in maniera da disperdere i branchi di cinghiali”.
Le zone di ripopolamento e catture interessate sono quelle di Rapino, Torricella e Campli.
Marina Serra