Nonostante le rassicurazioni avute più volte dal sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che aveva promesso una soluzione politica, la questione sulla illegittimità del pagamento dell’Iva al 10% applicata alla Tariffa di Igiene Ambientale resta ancora aperta.
E l’associazione Robin Hood torna a farsi sentire a riguardo, avviando una nuova procedura al Difensore Civico regionale e al Garante del Contribuente che ha il compito di verificare le scorrettezze e le disfunzioni dell’attività fiscale segnalate dai contribuenti.
Dopo la pronunciazione della sentenza della Corte Costituzionale, che ribadiva per la Tia la nozione di tassa e non di tariffa, e dunque la non applicabilità dell’Iva al 10% per essa, erano state avviate da parte dell’associazione delle prime procedure di rimborso per alcuni cittadini.
Dal prossimo primo luglio, dunque, saranno disponibili nella sede dell’associazione anche i modelli per il Garante che saranno consegnati a mano per evitare costi ai contribuenti.