Teramo, donna malata in carcere. Il padre protesta davanti al Tribunale

tribunaleTeramo. E’ stata arrestata per stalking e da allora si trova nel carcere di Teramo. Già prima dell’arresto, lottava con una patologia che le provocava disturbi mentali. Adesso non riuscirebbe neppure a camminare più sulle sue gambe. È la storia di Natascia, una ragazza di Chieti arrestata oltre un mese fa per reato di stalking e difesa dal proprio padre, che questa mattina ha deciso di protestare davanti al Tribunale di Teramo. Assieme all’uomo anche la cugina della ragazza. Entrambi vogliono far luce sulla delicata condizione di salute di Natascia, che sembra essersi aggravata da quando vive in cella. Ciononostante, nessuno sembra ascoltare la protesta del padre della donna, che lotta per tirare fuori dalla Casa Circondariale la figlia, ancora agli arresti perché considerata “pericolo sociale”.

Non si dà pace per questa motivazione, il papà di Natascia, che non capisce come possa essere possibile additare in questo modo una donna, già affetta da un disturbo psichico, che ora non riesce nemmeno a stare in piedi. Secondo il racconto dell’uomo, ad aggravare la salute della figlia sarebbe stata la temporanea permanenza nel carcere di Pisa, dove la ragazza sarebbe stata sottoposta a terapie tradizionalmente somministrate a pazienti schizofrenici. “Le hanno fatto una puntura” racconta, infatti, l’uomo. “È stato a partire da quel momento che Natascia non ha più camminato”.

Visibilmente commosso, l’uomo chiede, pertanto, la scarcerazione della figlia e, intanto, ringrazia pubblicamente le guardie penitenziarie, le uniche, secondo la sua opinione, a trattare la ragazza come un “essere umano”.

 

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