Si tratta del risultato di un accordo quadro tra l’Università di Teramo, quella di Udine e l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia. L’obiettivo è quello di contribuire, attraverso un costante impegno scientifico, ad una puntuale analisi dell’impatto che il terremoto de L’Aquila ha avuto sul sistema sociale e personale.
“Oltre alle attività di monitoraggio e analisi delle iniziative adottate dalle autorità regionali, nazionali e comunitarie” ha spiegato Everardo Minardi, docente dell’Università di Teramo, “l’Osservatorio si pone anche l’obiettivo di avviare i processi di relazione d’aiuto tra le popolazioni colpite, il supporto ad attività di ricostruzione delle relazioni di comunità, nonché lo studio della comunicazione del rischio e delle azioni sociali finalizzate alla ripresa delle attività produttive industriali, agricole e dei servizi”.
Le attività dell’Osservatorio saranno, dunque, dedicate alla definizione e alla realizzazione di progetti di ricerca e di intervento nel campo delle politiche sociali, del lavoro, della formazione, della valorizzazione del patrimonio, in un rapporto di continuo scambio e collaborazione con gli attori sociali del territorio e con le autorità preposte ai programmi di riattivazione dei sistemi locali.
I lavori proseguiranno, poi, con una tavola rotonda dal titolo “Oltre la ricostruzione: dalla ricomposizione sociale alla partecipazione civica”, con esponenti del mondo accademico nazionale e regionale e dei comitati civici collettivo 99, 3e32, cittadini per cittadini.