Sono le linee principali dell’ordine del giorno approvato ieri dal Consiglio Comunale di Pineto per la difesa dell’acqua quale bene di tutti da non privatizzare. Il consiglio ha anche deciso che nella prospettiva di una modifica dello Statuto comunale, è necessario discutere l’inserimento del principio in base al quale la gestione del servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire l’accesso all’acqua per tutti e pari dignità umana a tutti i cittadini, la cui gestione va attuata sulla base degli artt. 31 e 114 del D. Lgs. Nr. 267/2000.
Inoltre il Comune si farà carico di promuovere nel proprio territorio una cultura di salvaguardia della risorsa idrica e di iniziativa per il mantenimento della gestione pubblica del Servizio Idrico Integrato attraverso le seguenti azioni:
Informazione della cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l’acqua sul nostro territorio, sia di carattere ambientale che gestionale;
Contrasto al crescente uso delle acque minerali e promozione dell’uso dell’acqua dell’acquedotto per usi idropotabili, a partire dagli uffici e dalle strutture pubblici e privati e dalle mense scolastiche;
Promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul risparmio Idrico, con incentivazione dell’uso dei riduttori di flusso, nonché studi per l’introduzione dell’impianto idrico duale;
Promozione della riduzione dei consumi in eccesso;
Informazione puntuale a favore della cittadinanza sulla qualità dell’acqua e richiesta agli enti e ai soggetti gestori della pubblicazione delle analisi chimiche e biologiche delle acque del nostro territorio.
L’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Pineto a breve avvierà un piano di intervento nelle scuole per sensibilizzare il consumo dell’acqua che esce dai rubinetti, considerata migliore di molte acque minerali.