Teramo. Non c’era la folla tipica delle grande occasioni. Ma tant’è. Dopo otto lunghi anni di attesa, il parcheggio di piazza Donatori di Sangue è stato inaugurato, con tanto di benedizione del parroco del Sacro Cuore, don Vincenzo Di Egidio, e con il tradizionale taglio del nastro da parte del sindaco Maurizio Brucchi e dell’assessore Giorgio Di Giovangiacomo.
“E’ un’altra opera strategica” ha commentato Brucchi “che rientra nel piano dei parcheggi. E’ un’opera al servizio del quartiere, che fino ad ora ne era sprovvisto. Sono sicuro che il 2010 sarà l’anno in cui finalmente riusciremo a risolvere il problema della viabilità”.
Il parcheggio si sviluppa su due livelli ed è dotato di 44 posti auto totali.
Per i primi 15 giorni sarà possibile parcheggiare gratuitamente dalle ore 7.00 alle ore 20.00. Successivamente il servizio sarà dato in gestione, probabilmente alla Tercop.
Si prevede, inoltre, la possibilità di abbonamenti per residenti e non, al costo di 30,00 euro mensili o 200,00 euro annuali.
“Stiamo valutando anche la possibilità di dare in concessione il secondo livello interrato” ha aggiunto Di Giovangiacomo. “Al momento sono pervenute delle richieste da parte dei residenti, una decina circa, e pensiamo ad un costo che si aggira intorno ai 10mila euro per una gestione di 60 anni”.
Le tariffe orarie, invece, ammontano a 50 centesimi per la prima ora e 40 centesimi per quelle successive.
“La parte a raso” ha detto ancora l’assessore “sarà sistemata successivamente con degli appositi arredi ed una fila sarà riservata ai residenti”.
Costo complessivo dell’opera: 550mila euro.
E con l’apertura del parcheggio sono state fatte delle modifiche anche alla viabilità: via Longo infatti è stata resa a senso unico, con entrata da via Fonte Regina.
Intanto, fuori alcuni residenti del quartiere continuano a mostrarsi titubanti.
Si chiedono dove potranno parcheggiare senza metter per forza mano al portafoglio.
E in fondo non hanno ancora ben chiaro il motivo che ha spinto a realizzare un parcheggio su due livelli seminterrati proprio in quella zona.
Pare proprio che il fattore vicinanza con la stazione ferroviaria non li convinca affatto.
Marina Serra