L’Aquila. “Dopo mesi di silenzioso e continuo lavoro, volutamente lontano dalle polemiche, il Collettivo 99 – giovani tecnici aquilani (www.collettivo99.org) – si legge in una nota – alla luce dei malumori dimostrati dalla popolazione aquilana con l’accesso a Piazza Palazzo e del ripetuto immobilismo, diffida il sindaco ed il consiglio comunale come tutti gli organismi incaricati dal perpetuare o avviare azioni di ricostruzione e di occupazione di siti di potenziale importanza strategica per la città (come già fatto in numerose e scellerate occasioni di cui il sito di Piazza d’Armi costituisce l’esempio più eclatante) senza la preventiva redazione partecipata di un documento progettuale strategico” . Il Collettivo “diffida inoltre il Presidente della Regione Chiodi, nelle sue molteplici vesti, e tutti gli organismi incaricati dall’indugiare oltre nel reclutamento delle forze attive e propositive della città (come assicurato dallo stesso Chiodi attraverso gli organi di stampa in data 16 ottobre 2009) al fine di procedere speditamente e responsabilmente alla redazione degli strumenti necessari per ricostruire in sicurezza e riconvertire tanto la città ed il territorio ai più avanzati modelli di sostenibilità quanto il sistema aquilano ed abruzzese ai principi della green economy. I giovani tecnici aquilani, che da mesi si adoperano per il futuro della città – prosegue la nota – invitano infine tutti i soggetti responsabili della ricostruzione a ritrovare quella dignità che, nella storia locale, ha sempre animato la popolazione abruzzese. Chiedono come giovani attivi sul territorio che la remissività, troppe volte emersa da parte delle amministrazioni locali verso gli organi di governo nazionale, venga definitivamente accantonata e vengano celermente rassicurate le popolazioni colpite dal sisma con azioni autorevoli e trasparenti, ancor più alla luce degli eventi di questi ultimi giorni”.
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