Un frigorifero vecchio abbandonato a ridosso del ponte ciclopedonale sul Tordino, nel territorio comunale di roseto. E’ stato scaricato un paio di notti fa sul lungofiume ed ora è in bella vista. Ancora un comportamento da incivili, a ridosso di un’area, quella della foce del fiume, che si vuole trasformare in oasi naturalistica.
Da mesi le guardie ecologiche, i residenti e gli amanti delle escursioni in mountain bike chiedono che la strada venga chiusa all’accesso di qualsiasi mezzo meccanico e non autorizzato.
Ci persone che con la propria auto raggiungono il percorso sterrato e poi risalgono la strada e non si capisce bene per quale motivo. Capita molto spesso, purtroppo, che chi si inoltra sul lungofiume lo fa per abbandonare rifiuti ingombranti, come in questo caso un vecchio frigorifero.
L’episodio è stato segnalato agli organi competenti per fare in modo che il rifiuto ingombrante possa essere rimosso al più presto. La strada che porta poi sul lungofiume un tempo era chiusa con una sbarra e il lucchetto. Ma come era già accaduto per la zona dell’ex Saig di Giulianova, anche in questo caso lo sbarramento è stato divelto. A ridosso della foce c’è un ristorante tipico, quindi l’accesso deve essere comunque garantito.
Gli ecologisti chiedono che venga solo impedito l’accesso sul lungofiume lato ovest, lasciando quindi la possibilità di raggiungere il ristorante. Altra situazione spiacevole è l’azione vandalica nei confronti dei fari che dovrebbero illuminare il ponte in legno.
Sul lato del Comune di Roseto non c’è illuminazione in quanto i punti luce sono stati danneggiati a colpi di pietra. Anche se in un caso c’è la sensazione che qualcuno si sia divertito con una fionda.
Nel frattempo, chiesto all’amministrazione rosetana di accelerare le procedure per fare in modo che tutta l’area della foce del Tordino possa diventare oasi naturalistica. Il Comune di Giulianova ha già espresso parere favorevole. Manca solo quello dell’Ente confinante.