Teramo. L’associazione Robin Hood torna a polemizzare sul nuovo parcheggio di piazza Dante. Dopo le recenti lamentele sulla segnaletica orizzontale e verticale del parcheggio, ad essere messo sotto accusa è ora l’ingresso che si trova a ridosso della chiesa dei Cappuccini di viale Mazzini. L’accesso pedonale a disposizione sarebbe, infatti, troppo stretto per garantire il passaggio a sedie a rotelle o passeggini.
A denunciare la mancanza Pasquale Di Ferdinando, presidente dell’associazione, che punta il dito soprattutto in difesa dei diversamente abili. “Si tratta dell’unico punto di accesso dai Tigli” precisa, infatti, a riguardo. “È impossibile attraversarlo con una sedia a rotelle e lo stesso può dirsi per le mamme con i passeggini e piene di buste per la spesa. In fase di progettazione abbiamo taciuto, perché, di solito, chi progetta un’opera del genere pensa a queste cose. Ma adesso facciamo notare la difficoltà”.
Secondo l’associazione teramana, al problema pedonale andrebbe poi aggiunto anche l’accesso per le automobili che costeggia la rampa di ingresso ai parcheggi sotterranei. “Basta guardarlo per notare che impedisce l’accesso a qualunque veicolo che sia più grande di un’automobile” sostiene a riguardo Di Ferdinando. Questo si tradurrebbe, nell’ottica dell’associazione, nell’impossibilità di ospitare in piazza Dante qualsiasi tipo di manifestazione. I tir, infatti, non riuscirebbero ad accedervi e, dunque, non sarebbe possibile scaricare palchi, inferriate o simili.
Non solo. Il parcheggio sembra essere destinato anche a creare traffico nelle vie circostanti. Come? “Chi si trova ad uscire dai posti sotterranei e volesse poi rientrarvi” spiega meglio Di Ferdinando “non può far altro che uscire dalla piazza e attraversare di nuovo l’isolato, per poi rientrare dall’unico accesso disponibile. Questo crea necessariamente traffico alle vie del centro storico”.
Tania Di Simone