Pineto, atti in procura sull’occupazione delle arcate del ponte sul Vomano

arcate_vomano_occupatePineto. “Cinque arcate del ponte ferroviario e della statale 16 sul Vomano sono state occupate da insediamenti produttivi, restringendo il letto del fiume verso l’argine destro, quindi più a sud. Una situazione di pericolo che potrebbe essere causa di alluvione come purtroppo è già accaduto il 22 aprile dello scorso anno con allarme evacuazione per 24 ore nel territorio di Scerne di Pineto. La presenza del porticciolo di Roseto a ridosso della foce è inoltre la causa che ha portato a modificare la foce che un tempo era a delta del fiume stesso”. L’avvocato Tommaso Navarra questa mattina in conferenza stampa ha spiegato i motivi che hanno indotto l’amministrazione comunale di Pineto a presentare al Tribunale Superiore delle Acque di Roma e alla Procura di Teramo, avviando due procedimenti, uno civile e uno penale, un esposto sullo stato in cui versa il letto del fiume Vomano.
Nei mesi scorsi lo studio legale dell’avvocato Navarra, con la collaborazione inoltre dell’avvocato Mariangela Cardarelli, ha esaminato tutti gli atti che riguardano gli insediamenti a ridosso del fiume, ovvero rilascio di eventuali autorizzazioni, la presenza del porticciolo di Roseto, persino immagini fotografiche effettuate dagli aerei inglesi della Raf nel periodo della II Guerra Mondiale.
E’ emerso un quadro sconvolgente: sino agli anni ’60 e ’70 il corso del fiume Vomano era assolutamente naturale.conf_stam_su_vomano_2

“Successivamente”, ha aggiunto l’avvocato, “si sono determinate delle situazioni preoccupanti. Innanzitutto il prelievo di un milione e mezzo di tonnellate di materiali più a monte ha fatto in modo che il Vomano non trasportasse più a valle sedimenti e limo che ne determinavano il potenziamento degli argini. La foce, che un tempo aveva due uscite, una verso sud, l’altra nel territorio di Roseto, oggi presenta una situazione anomala in quanto scarica solo verso Pineto. E dai documenti in nostro possesso, l’altro tratto è stato occupato dal porticciolo di Roseto. C’è poi un dislivello preoccupante tra l’argine nord rispetto a quello sud, che in alcuni punti arriva anche a tre metri”.

conf_stam_su_vomanoAl Tribunale Superiore delle Acque il compito di accertare ora se il regime delle acque del Vomano sia stato in qualche modo impedito, creando un danno soprattutto per Pineto visto che il fenomeno erosivo determinato da corso d’acqua interessa prevalentemente il territorio a sud. La Procura di Teramo, invece, dovrà accertare, dal punto di vista penale e sulla scorta dei documenti presentati e che dovranno essere comunque integrati con un supplemento di indagine, se vi siano stati negli anni degli abusi.
“Vogliamo semplicemente delle risposte”, ha puntualizzato il Sindaco Luciano Monticelli, “se ci sono state delle irregolarità, bisogna fare in modo che si ponga riparo. Pineto non può rischiare ancora di vivere una situazione come quella del 22 aprile scorso. Un tempo avevamo una piena ogni 25 anni. Oggi in pratica una all’anno”.

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