Silvi. Le sezioni di Sinistra Ecologia e Libertà di Silvi e Pineto lanciano il grido d’allarme per il continuo avanzamento del mare lungo il litorale dei due territori. Il fenomeno erosiva, particolarmente accentuato negli ultimi 18 mesi, ha divorato metri e metri di spiaggia tra la zona di Pineto sud, quindi a ridosso della torre di Cerrano, sino a raggiungere la zona più a nord di Silvi. Le forze politiche di sinistra delle due città sono molto preoccupate in vista della prossima stagione estiva. I balneatori, in pratica, rischiano di non avere più un tratto di arenile per sistemare sdraio ed ombrelloni. “Nella riunione dello scorso mese di settembre tenutasi nel Comune di Silvi”, si legge in un documento congiunto, “il grido d’allarme è stato lanciato un po’ da tutti i balneari che hanno portato all’attenzione dell’assessore regionale Mauro Di Dalmazio la difficile situazione. Durante si parlò del completamento dei lavori di difesa della costa con il progetto Ricama”.
Sinistra e Libertà, insieme alle altre forze politiche di centro sinistra di Silvi, aveva predisposto un punto all’ordine del giorno del consiglio comunale che, concertato successivamente con la maggioranza e votato all’unanimità nell’assise del 03 febbraio, determina: di impegnare il comune di Silvi a cercare un accordo con i comuni della costa teramana e limitrofi al fine di delineare una soluzione organica al problema dell’erosione della costa e quindi perfezionarla in cooperazione con la Regione.
“Ovviamente cercando il reperimento dei finanziamenti”, conclude la nota, “non escludendo fondi Fas e fondi Europei, per il progetto e per la realizzazione. Anche l’amministrazione comunale di Pineto si sta muovendo in tal senso. Pertanto le sezioni di Sinistra e Libertà di Silvi e Pineto, sottolineano che urgono interventi organici e risolutivi, basati su studi attenti relativi alle correnti marine, per difendere la costa dalle continue mareggiate. Auspichiamo di concordare con i Comuni, una politica strategica unitaria per la difesa della costa sud teramana. Ma soprattutto di far ricorso ai fondi Fas, che contemplano anche un intervento sull’erosione costiera, per intervenire in merito ad un problema che ormai presenta caratteri di una vera e propria emergenza”.