Ortona. I dipendenti della Samputensili sfilano per le vie della città, a loro si uniscono gli studenti delle scuole superiori, e durante il passaggio del corteo, i commercianti del centro cittadino, abbassano le saracinesche dei loro negozi. Sono stati circa 800 i partecipanti del corteo di protesta contro l’annunciata chiusura dello stabilimento di Ortona, che fa capo al gruppo metalmeccanico Maccaferri di Bologna.
I 139 lavoratori, che sulla base del programma aziendale, il prossimo 15 febbraio potrebbero restare a casa senza impiego, durante il corteo hanno lanciato slogan contro il piano aziendale e contro la gestione del precedente consiglio di amministrazione, che “ avrebbe causato ingenti perdite economiche al gruppo industriale”. Il corteo si è poi concluso nella sala Eden, dove era stato convocato un consiglio comunale straordinario proprio sulla vertenza della Samputensili, seduta nella quale è stato approvato, all’unanimità, un ordine del giorno. Nel documento si invitano il sindaco, la giunta e il presidente del consiglio comunale ad attivarsi in tutte le sedi e a tutti i livelli perchè venga risolto il problema occupazionale dell’Ortonese. “L’impegno”, si legge nell’ordine del giorno, “potrà estrinsecarsi in tutti i modi in cui si renderà opportuna, in particolare presenziando ad incontri istituzionali, anche a livello ministeriale, intercedendo per la concessione degli ammortizzatori sociali e, se necessario, anche con la proprietà dell’azienda”. Il Comune si e’ poi impegnato a verificare la possibilità di determinare vantaggi economici per i lavoratori, relativi alla riduzione di tasse e imposte di competenza comunale. L’ordine del giorno sarà inviato, oltre che al presidente della Provincia di Chieti, anche i governatori delle Regioni Abruzzo, Marche ed Emilia-Romagna, al ministro dello sviluppo economico, ai parlamentari abruzzesi e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta.